Amici di Art-Waves, oggi siamo entusiasti di presentarvi la band che ha vinto il terzo posto al contest “I Want Your Music” con la canzone chiamata "Liquid Love", stiamo parlando dei Dream Made Before. Nato nell'agosto 2021, il progetto Dream Made Before rappresenta un incontro affascinante tra mondi musicali diversi, unendo due artisti dalle esperienze contrastanti. Da un lato troviamo Inhumind, voce e poeta del gruppo, che proviene dalla scena rock underground, proviene da sonorità che vanno dal prog al cantautorato , trasforma le sue visioni oniriche in testi poetici. Dall'altro lato c’è J_ulio, DJ e produttore musicale eclettico, le cui radici affondano nella musica elettronica e nella techno. Il suo stile, oscilla tra sonorità deep e melodiche e atmosfere più cupe di ispirazione berlinese, insomma, un protagonista della scena underground italiana. Insieme, questi due artisti danno vita a un suono che spazia dall’elettronica sperimentale all’electro pop/rock per regalare agli ascoltatori un’esperienza unica. Attualmente sono attivi in Toscana, in particolare nelle province di Firenze e Prato. Il duo ha recentemente guadagnato visibilità vincendo il contest We Make Future a Bologna nel luglio 2024.
Con due album già pubblicati e disponibili sulle principali piattaforme di streaming, come Spotify, YouTube, Shazam, Deezer e Apple Music, Dream Made Before sono attualmente al lavoro sul loro terzo progetto discografico, continuando a sognare e a ispirare con la loro musica. E allora… buona lettura!

Benvenuti ragazzi, congratulazioni per il successo al contest I WANT YOUR MUSIC! Cosa ha significato per voi classificarvi tra i premiati al contest?  

Una sorpresa emozionante! È estremamente gratificante quando il tuo lavoro viene ascoltato ed apprezzato. Riconosciuto. Ti fa capire che stai andando su una strada giusta e questo ti dà motivazione ed entusiasmo. Speriamo di continuare così!

Presentatevi ai nostri lettori. Potete raccontarci come è iniziato il vostro viaggio nel mondo della musica e cosa vi ha portati a comporre insieme per la prima volta?

Ci siamo conosciuti ad un concerto di una nostra amica in comune una sera d’estate. Abbiamo iniziato a parlare un po’ e scoperto che avevamo in comune la stessa passione per la musica e la stessa voglia di “fare musica”, magari sperimentando cose nuove, lasciandosi contaminare da background, suoni e approcci differenti. Veniamo da due mondi musicali molto diversi e sembrava una scommessa interessante provare a mescolarli insieme per vedere che cosa ne sarebbe uscito. 

Siamo molto curiosi di sapere come avete scelto il nome Dream Made Before…

Alessio: I testi dei nostri brani prendono interamente spunto dal materiale onirico, non c’è una notte in cui non ricordo di aver sognato, a volte sono “semplici” sogni di immedesimazioni in situazioni che mi hanno suggestionato (fantastiche e non), desideri, paure, sogni durati anni (come in Liquid Love) , sogni nei sogni , sogni rivelatori, visioni e alle volte viaggi astrali, inter-dimensionali e infine i sogni che più amo, quelli premonitori, da qui il nome Dream Made Before. 

Giulio: È nato un po’ per caso, come spesso succede in queste situazioni. Era giunto il momento di dare un nome al progetto. Stavamo per iniziare a pubblicare i nostri primi pezzi ma ancora non sapevamo come chiamarci. Volevamo un nome che avesse a che fare con i sogni e con il mondo dell’onirico, una passione che ci lega e un argomento di cui spesso parliamo, non soltanto nei nostri testi. Stavamo cercando anche un nome che fosse composto da almeno due parole perché ci sembrava potesse stare meglio per una band rispetto ad un nome composto da una parola sola… (ognuno ha le sue stranezze!). E così ci siamo divertiti a giocare con concetti, parole e immagini composte che ci potessero rappresentare. Dream Made Before, il sogno fatto prima, un sogno in comune che un domani un progetto musicale sarebbe riuscito a dar voce alla nostra passione e alle nostre emozioni… 


Quali artisti o generi musicali hanno maggiormente influenzato il vostro percorso creativo? Ci sono particolari album o canzoni che considerereste fondamentali per la vostra evoluzione musicale?

Avendo alle spalle due background musicali differenti i nostri artisti “guida” e di riferimento a livello personale fino ad oggi sono stati molto diversi.
Per quanto riguarda il progetto Dream Made Before invece, tra gli artisti che ci hanno influenzato, e continuano maggiormente ad ispirarci nelle nostre produzioni, direi assolutamente, primi su tutti, Chemical Brothers, Depeche Mode e Subsonica; più moltissimi altri artisti di musica elettronica e dance del passato e contemporanei, dai Kraftwerk a Dardust, tanto per dire due nomi. 

Qual è il processo creativo delle vostre canzoni ? 

Non c’è ovviamente una regola precisa o un processo unico, standard. A volte si parte da un giro di batteria, altre volte invece veniamo ispirati da un giro di basso o da una frase suonata con un synth. E poi da lì proviamo a costruirci intorno un brano, passo dopo passo, stratificando idee e intuizioni che vengono fuori via via. È il bello di giocare con la musica e con il mondo della produzione!
Gli arrangiamenti li pensiamo insieme. Alessio poi si occupa dei testi, Giulio invece dei suoni e del sound design. 

La canzone "Liquid Love" che premiata al contest, riflette le fragilità delle relazioni umane attraverso la sua metafora, mettendo in luce la lotta tra il desiderio di connessione e il dolore emotivo, caratterizzata da sogni infranti e amori intensi ma distruttivi. Secondo voi il passo tra passione e autodistruzione è breve? In un attimo l'amore può trasformarsi in un “kamikaze"?

Giulio: Lascerei qua la parola più ad Alessio, autore del testo della canzone, per riflettere sul significato delle parole del brano. In ogni caso, penso che il passo tra passione e autodistruzione possa essere a volte breve, se non si ha la capacità di distaccarsi dalle cose per riuscire ad avere una visione più esterna e d’insieme delle situazioni che ci possa aiutare a vedere e valutare eventuali pericoli. Altrimenti l’amore può trasformarsi davvero in una miscela esplosiva kamikaze!

Alessio: Innanzitutto grazie dell’analisi profonda del pezzo, c’è la tendenza a non soffermarsi sul contenuto del testo, cosa a cui invece do molta importanza, essendo per me la principale forma di apertura, nonostante tenda ad essere criptico per non sbattere in faccia la mia intimità, ma noto con piacere che in questo caso è stata colta pienamente. Liquid Love narra di un sogno durato 60 anni onirici, dopo che un clochard mi predisse che sarei morto molto vecchio dopo aver perso tutti i miei affetti. Il sogno è stato un lunghissimo viaggio di evasione da una situazione divenuta insostenibile, ed è stato la scintilla che mi ha permesso di uscirne. La linea che separa l’amore squilibrato dall’autodistruzione è molto sottile, una persona affettivamente violenta può annichilire la tua psiche, la tua identità, questo pezzo parla del cosiddetto “love bombing”.

L’altro brano su cui vogliamo soffermarci è “Morning Star”. La canzone affronta temi di caos e speranza, mostrando come le scelte personali possano influenzare la nostra felicità. In che modo pensate che si possa ritrovare luce nei momenti difficili?

Alessio: Che piacere questa tua riflessione su Morning Star, uno dei nostri pezzi preferiti  in assoluto ma poco considerati per le sue atmosfere atipiche. Questo brano è il prodotto di un sogno apocalittico fatto anni fa’, rappresentato fedelmente da un video pubblicato da pochi giorni che potete guardare interamente sul nostro canale ufficiale YouTube. ( https://youtu.be/zn7uNIZOFqM?si=Sid4tUSnFLKrCzbl ). Penso che nei momenti di crisi la luce vada cercata dentro di sé, partendo dal proprio centro di origine, dall’essenziale del sé e ridimensionandoci in un contesto più grande, come quello cosmico, portandoci a considerare i nostri apparenti drammi come qualcosa di davvero piccolo rispetto all’illimitatezza spaziale e temporale dell’universo.

Recentemente avete fatto uscire un nuovo brano, "Hypochondria", accompagnato da un videoclip coinvolgente, con un messaggio riguardo le sfide e le fobie della società moderna: avete chiesto agli ascoltatori cosa fa loro paura, invitandoli a riflettere sulle proprie ansie, in un mondo sempre più frenetico e complesso. Qual è l'importanza di condividere queste esperienze in una società che tende a stigmatizzare queste emozioni? Pensate che la musica possa creare uno spazio sicuro per elaborarle?

Alessio: Penso che la musica sia uno spazio non solo sicuro e protetto ma anche sacro per elaborarle; penso che stigmatizzare o censurare le emozioni sia involutivo per l’essere umano. La condivisione può salvare l’individuo dai propri buchi neri, va’ solo trovato il canale personale più idoneo per farlo.

Questi brani rimarranno dei singoli o andranno a far parte di un EP o un Album?

Giulio: Oltre agli ultimi tre singoli, usciti dopo i primi due album, ci sono attualmente già altri brani nuovi pronti ad essere pubblicati ed altri invece su cui stiamo ancora lavorando, ma che stanno prendendo forma. Speriamo entro l’estate 2025 di poter raccogliere tutto questo materiale in un nostro terzo album.

Alessio: Certo, entreranno a far parte del terzo album che abbiamo tardato ad ultimare per dedicarci alla promozione live del progetto. Oltre a “Hypochondria" saranno presenti altri pezzi già ultimati, come “Demoni in bottiglia” e “Floating in my dream”, e altri su cui stiamo ancora lavorando.

Parallelamente qualcuno di voi sta lavorando a qualche altro progetto artistico?

Giulio: Parallelamente sto continuando saltuariamente a suonare come dj e produrre musica elettronica/dance per dj (Techno, House, Melodic Techno…) con il mio progetto solista “J_ulio”, anche se devo ammettere che le mie produzioni sono di gran lunga diminuite negli ultimi anni per lasciare spazio al progetto Dream Made Before che al momento prende felicemente tutte le mie attenzioni musicali! 

Alessio: No, ma mi sto dilettando nella produzione video. Morning Star è il quarto e ce ne sarà poi un quinto sulla musica di Black Hole che ho ultimato e che sarà pubblicato in occasione di Halloween a tema zombie, altro elemento ricorrente dei miei sogni che porta un forte elemento simbolico e sfaccettato nella non-morte. Rimango aperto a produzioni video su commissione, se la proposta mi stuzzica.

Se poteste creare un ambiente perfetto per l’ascolto della vostra musica come ve lo immaginereste?

Giulio: Un club underground di medie dimensioni, comodo, accogliente, scuro. Con dei gran subwoofer e visual proiettati dietro al palco ad illuminare ad intermittenza la prima metà della sala. 

Alessio: Beh i pezzi si diversificano molto tra loro, andrei da atmosfere con luci soffuse, cuffie, occhi chiusi ai rave più sfrenati bombardati da luci psichedeliche.

In che modo la scena musicale toscana vi ha sfidato o avvantaggiato artisticamente e individualmente?

Giulio: La scena musicale toscana è stata per noi forse più una sfida che non un vantaggio, direi. Io sono nato e cresciuto nella provincia di Firenze ma ho passato gli ultimi dieci anni, prima della formazione del progetto Dream Made Before, lontano da Firenze. E questo ovviamente ha portato purtroppo ad un allentamento della mia rete artistica sul territorio. E sappiamo bene quanto questa sia fondamentale per lo sviluppo di un nuovo progetto. Alessio invece si è formato artisticamente fuori da Firenze, non essendo nato e cresciuto qua, e il centro della sua rete era più concentrato nel nord Italia. Il suo trasferimento in Toscana ha significato anche per lui un allentamento dalla sua scena musicale di origine. Siamo quindi ripartiti praticamente da zero. E la sfida forse consiste proprio in questo. In una nuova ripartenza!

Alessio: Purtroppo le opportunità sono limitate ed i giri abbastanza chiusi, per questo stiamo cercando di espanderci sia a livello mediatico che fuori dal territorio di partenza. Stiamo cercando i canali giusti per poter diffondere la nostra musica e farla arrivare ad orecchie interessate che credano nel nostro progetto così come ci crediamo noi.

Se aveste la possibilità di scrivere una canzone basata sul vostro libro preferito, quale sarebbe e perché?

Alessio: Dr. Jekyll and Mr. Hyde di Stevenson ed il pezzo è già stato scritto: si tratta di I Monster (VS), fa’ parte del nostro primo album e potete ascoltarla su tutti i nostri canali ufficiali, da Spotify a YouTube. ( https://youtu.be/M_0ml-jjTCQ?si=Z2CTlgC88JMJ2XjU ). Sono affezionato a questo libro, è stato un racconto guida del mio percorso di crescita, accogliere la propria dualità porta alla completezza, rifiutarla porta alla perdita di controllo del sé, dove i nostri opposti anziché comunicare, porterebbero altrimenti ad una guerra interiore per sfociare infine nella già citata autodistruzione.

La musica è una forza che guida le persone nella vita e che può ispirare ricordi, fantasie, sogni ma anche rabbia, delusione, tanti sentimenti ed emozioni. Cosa rappresenta per voi e nelle vostre vite? 

Alessio: Per me è tanto esorcizzante quanto illuminante, mi libera dai demoni  interiori che assumono una forma di creativa bellezza, così come eleva e nutre i miei desideri e sogni più intimi. Poter imprimere su carta  e su “nastro” tutto ciò è un’opportunità di cui essere grati.

Giulio: La produzione musicale, quando non è puro divertimento, può aiutare a veicolare certe emozioni e trasformarle in, come dire, una sorta di energia creativa che dà forma e sostanza ai sentimenti attraverso (nel mio caso) i suoni e la loro modulazione. Provate a programmare un synth o a divertirvi con un po’ di sound design quando siete incacchiati neri. Vengono fuori cose inaspettate e prendono forma dei suoni che parlano di te!

Se per un attimo vi fermaste a pensare alla vostra musica e vi chiedessi di immaginarla come una metafora, con certi colori, odori particolari, immagini di scenari... come vi descrivereste?

Alessio: Quando sogni di precipitare e ti svegli di soprassalto.


Avete rituali particolari o luoghi preferiti dove vi piace andare a scrivere e comporre?

Alessio: Non decido né il momento né il luogo, quando arriva l’ispirazione la assecondo, posso essere sul mio divano, a letto, all’aperto, in un locale. Mi fermo e lascio che la mano vada, ho sempre dietro una penna e un pezzo di carta. Le melodie le registro su un comunissimo registratore vocale del telefono per non farmele scappare. I momenti più prolifici però sono senza dubbio la notte, il tragitto da casa allo studio e i momenti passati nello studio stesso.

Giulio: Il mio studio è la mia isola felice.

Quale messaggio vorreste dare ad altri artisti che desiderano seguire le loro passioni e che stanno cercando di muovere i primi passi in questo mondo?

Alessio: Investite le vostre energie e sensazioni senza riserve. Non esiste la perfezione ma esiste il meglio che possiate creare. Mettetevi in gioco in ogni contesto, non tiratevela, non atteggiatevi a rockstar, restate sempre umili e lucidi ma sicuri delle vostra qualità, portate ed esigete rispetto per il vostro lavoro. Siate coerenti, lavorate duro, i sogni vanno coltivati e nutriti.

Giulio: Di provare a seguirle. Sempre! E di non scordarsi mai di divertirsi nel portarle avanti. Se non ci si diverte nel fare arte (o in qualsiasi campo sia la propria passione) il rischio è che la cosa diventi fredda, non emozionante, e si possa poi lasciarla naufragare.

Su quali palchi o posti nel mondo sognate di esibirvi?

Alessio: Worldwide vale? Sarebbe un sogno poter aprire concerti agli artisti che ci hanno ispirato, vi immaginate suonare sullo stesso palco dei Depeche Mode, dei Subsonica o dei Chemical Brothers? Restando con i piedi per terra, per cominciare ci piacerebbe poterci esibire in qualche festival nazionale e internazionale, magari un buon servizio di booking e il giusto promotore possono fare la differenza.

Giulio: Sarebbe un sogno potersi esibire un giorno con i Dream Made Before ad un bel festival estivo, con un sacco di grandi artisti e un grande palco con dei visual stile Chemical Brothers che possano dare forma visiva alle nostre sonorità! Come dj il mio sogno rimarrà invece sempre quello di potermi esibire al Time Warp.

Chiudiamo questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti: cos’è l’Arte e chi sono gli artisti ?

Alessio: L’arte è soggettiva, ciò che può essere artistico per qualcuno può non esserlo per qualcun altro . Per quanto mi riguarda è l’onesta proiezione della parte più abissale  ed esorbitante di sé, mentre l’artista è chi  fa’ questo in modo onesto e sincero, con sé stesso prima di tutto.

Giulio: A mio parere l’Arte è il prodotto del bisogno di espressione di persone caratterizzate da una particolare e profonda sensibilità. Sensibilità nel vedere ed interpretare le cose, da una prospettiva diversa, che viene poi tradotta in un qualcosa che le rappresenta e attraverso la quale gli artisti vogliono rappresentarsi o esprimere le proprie idee e visioni. 

Grazie per aver dedicato del tempo a parlare con me, ragazzi! Vi auguro tanto successo e che i vostri sogni diventino realtà! Speriamo di vedervi presto per uno spettacolo dal vivo!

Grazie di tutto! È stato un piacere aver avuto l’occasione di fare questa bella chiacchierata con voi, molto stimolante! 

Di seguito riportiamo tutti i link ufficiali dove poter seguire Dream Made Before:

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Intervista di Marianna L. per Art-Waves

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