Amici di Art-Waves, Accannone Records continua a proporre artisti interessanti, e questa volta ci presenta BIANCA, cantautrice aretina che con il suo nuovo singolo, "Diavolo", ci conduce ad un ascolto ipnotico. Il brano si distingue per un’atmosfera lenta, costruita intorno a un pianoforte essenziale che scandisce una melodia sospesa e carica di sottile tensione. Su questa base, la voce di Bianca si muove con delicatezza, in equilibrio tra fragilità e determinazione, in modo da creare un senso di intimità e mistero. "Diavolo" non cerca di colpire con artifici, ma invita a un ascolto attento, lasciando emergere emozioni nascoste a ogni passaggio, capace di catturare chi è disposto a immergersi nell’ascolto. Bianca si rivela un’artista capace di raccontare molto con poco, offrendoci un frammento di sé, fatto di emozioni essenziali e raffinata semplicità. L’abbiamo incontrata per conoscerla meglio, buona lettura!

Benvenuta Bianca. Puoi raccontarci come è iniziato il tuo viaggio nel mondo della musica? Cosa ti ha spinto verso questa forma di espressione artistica per la prima volta nella tua vita? 

Sono sempre stata una persona molto espansiva ed esuberante sin da piccola. Mi ricordo che c’erano momenti in cui non smettevo mai di cantare. Il canto è espressione del mio mondo interiore ed è vivo in me da quando ho iniziato a crescere. Il rapporto che ho con la musica è rappresentabile attraverso una metafora: una danza continua di emozioni e sentimenti, che sono basi per la vita.
Una sera, a sedici anni, ho iniziato a cantare una canzone che mi ha accompagnata nel mio percorso fino ad oggi: si tratta di “Riptide” di Vance Joy. Dopo averla cantata, ho capito che questa sarebbe stata la mia strada.

Quali sono le tue influenze musicali? 

La musica del passato è per me essenziale: rielaborare ciò che c’è stato è prologo al futuro. Probabilmente l’ascolto di artisti importanti nel mondo della musica (come i Pink Floyd, gli U2, i Rolling Stones…ecc…)  ha avuto un effetto sul modo di esprimermi in questo mondo.  Esaminare il passato è fondamentale per comprendere dove siamo adesso. Mi ritrovo nelle melodie dei vecchi pezzi, ma ascolto anche quelle di oggi. Il contesto dell’ascolto è vasto e comprende non solo il piacere di ascoltare una canzone, ma anche il tentativo di capire cosa potresti apprezzare, anche quando il brano non rientra nelle tue preferenze. La musica è un luogo d’incontro, dove tante menti si uniscono per dare vita a creazioni uniche; ci sono pezzi che inevitabilmente entrano dentro di te e molto probabilmente, ti influenzano. 

Sono curiosa di sapere se c’è anche un album ( o un artista ) in particolare che ha cambiato la tua vita e che cosa rappresenta per te.

Come ho accennato precedentemente, un artista che ha cambiato la mia prospettiva riguardo al ruolo che aveva la musica per me è Vance Joy, con la sua canzone “Riptide”. Questo è successo, non perché la canzone fosse particolarmente interessante, ma perché il solo fatto di cantarla ha mosso dentro di me qualcosa che mi ha spinto a credere che questo sarebbe stato il mio percorso. Questo ci fa capire quanto spesso la musica abbia un potere molto forte su di noi: quando ascoltiamo una canzone che ci piace, dedichiamo tutte le nostre attenzioni ed emozioni ad essa e questa ha un'influenza su di noi, ci può plasmare, ci può cambiare e può insegnarci qualcosa. 

Nella tua bio scrivi: "Ma un pensiero scorre dentro di me. Nella notte penso, è solo un grande universo. Non so dove porta, ma ci voglio entrare. Questo è quello che mi guida attraverso la mia strada." Parli di un pensiero che ti accompagna lungo un cammino, senza sapere dove ti condurrà. In un mondo dove spesso si cerca di avere il controllo sulle proprie scelte artistiche, sembra che tu scelga di abbracciare l'incertezza. In questo processo, è la continua scoperta di te stessa a guidarti, più che un obiettivo finale da raggiungere?

So bene che questo mondo è molto vasto, è un universo in continua espansione: questo non mi scoraggia, infatti come scrivo, io “ci voglio entrare”. Sono spinta da un moto molto forte, che mi porta ad attraversare gli ostacoli a testa alta, con il mio impegno e la mia dedizione. L’incertezza è una caratteristica di molti elementi della vita, ma, nonostante sappia della sua esistenza, proseguo per il mio cammino senza guardarmi indietro, percorrendo la strada che ho intrapreso già da tempo.
Perciò non abbraccio l’incertezza, ma è questa ad abbracciare molti aspetti della vita: io però non seguirò questa, ma andrò dietro a ogni mio desiderio di proseguire. La musica è il mio obiettivo.

Quanto è importante nella musica mantenere la propria identità e libertà sfidando le convenzioni sociali o dettate dai media?

Per me è fondamentale esprimere me stessa nella musica, attraverso le mie passioni e i miei interessi. E’ inevitabile che a volte l’ascolto di alcune canzoni possa avere un'influenza sul modo di comporre: rimanderei alla domanda che porta a una riflessione kantiana, “nasce prima l’uovo o la gallina?”. Questo non significa che una persona non possa esprimersi a modo suo, con i suoi tratti caratteristici, unici e che non si avvicinano in alcun modo alle convenzioni sociali o dettate dai media. Affrontando una mia concezione personale, credo sia fondamentale mantenere la propria integrità nella scrittura e nella composizione, senza seguire ciò che viene mostrato nei social. Cavalcare un’onda che non è la mia non mi rappresenta.

"Diavolo"  cattura l’attenzione con le sue atmosfere sospese e il testo pieno di contrasti. Entrando nel dettaglio delle varie fasi della scrittura di una canzone, ti chiedo… come ha preso forma l’impronta che ha caratterizzato questo brano? Raccontaci qualcosa di più sul suo processo creativo.

Ciò che effettivamente ho rappresentato nel mio pezzo “Diavolo” è il contrasto e questo elemento si diffonde in maniera spontanea all’interno del pezzo, nella melodia, ma anche nella voce. L’utilizzo di un pianoforte dal suono deciso e ricorrente, è fondamentale all’interno della traccia, perché crea un’atmosfera di suspense continua e onnipresente. Ad aumentare questa sensazione sono anche gli strumenti a percussione, che si trovano in alcune parti del brano.Ci sono poi altri strumenti che aumentano la suspense, caratteristica del pezzo. L’amore è fatto di contrasti e così, attraverso i suoni, le immagini che hanno preso vita nel brano e la voce, ho voluto rappresentarlo così come io e credo molti altri l’hanno vissuto. 

Attraverso le immagini forti e suggestive che hai utilizzato, racconti un amore complesso, fatto di desiderio, attesa e mistero. La canzone si muove tra tensione e delicatezza, con una melodia minimale che amplifica ogni parola e ogni pausa. Frasi come "L’attesa aumenta il fuoco" e "Sperano entrambi di aspettare poco" evocano una forte sensazione di attesa. Come vedi il ruolo dell'attesa nell'intensificare un'emozione, sia nel testo che nella musica? 

Attesa ed emozione sono strettamente collegate tra loro: l’attesa di qualcosa che si desidera porta a una sensazione che provoca emozioni forti e contrastanti. Nel testo è presente un’attesa di questo genere, determinata da contrapposizioni, sentimenti di gioia accompagnati da incertezza. L’attesa per qualcosa che arriverà o non arriverà provoca questi tipi di sensazioni: mano a mano queste si intensificano, aumentando la suspense nella persona. Più vogliamo qualcosa e più questo risuonerà nella nostra testa, più l’attesa è forte e più le emozioni e i sentimenti accrescono.


Questo equilibrio tra minimalismo e intensità, è una caratteristica fondamentale del tuo stile musicale, o è un aspetto che stai esplorando solo ora?

A me piace molto sperimentare nel comporre e scoprire nuovi suoni, mantenendo comunque il mio stile personale. Tendo però a scrivere di esperienze, da me vissute in maniera profonda e intensa, con un linguaggio abbastanza semplice, comprensibile a tutti. Il minimalismo e l’intensità nello scrivere sono dunque due dettagli importanti che dicono molto sul mio stile musicale. Anche questo potrebbe rappresentare un contrasto forte nel mio modo di scrivere, in quanto utilizzo un tipo di linguaggio e melodie minimalistiche per affrontare temi ed esperienze molto profonde come l’amore, che oltretutto, mi attraversano in maniera intensa. 

Da pochissimo è uscito anche il videoclip della canzone. Raccontaci la tua esperienza durante le riprese del video.

Avendo fatto delle lezioni di teatro in passato, sia da piccola che da più grande, mi sono trovata a mio agio durante le riprese: i movimenti e gli sguardi sono risultati per me spontanei. Ho deciso di inserire una figura maschile neutra all’interno del videoclip: neutra in quanto nell’esperienza che ho attraversato, ciò che assume un ruolo centrale sono le mie emozioni, quello che sentivo in quel momento, l’amore e la passione che si diffondevano lentamente. Dunque avevo bisogno di una figura neutrale che rappresentasse l’altro polo. I vestiti non sono stati scelti a caso: esiste infatti un contrasto di colori (che rappresenta le contrapposizioni e la neutralità del ragazzo) tra bianco e nero. Vi è inoltre il colore rosso, che rimanda alla passione (presente non a caso sulla mia maglietta e sul gomitolo, che rappresenta il cuore) e all’immagine classica che si ha del diavolo. Partecipare ed essere la figura centrale delle riprese è stata un’esperienza affascinante e lo è stato anche poterle rivedere una volta concluse. Girare il videoclip è stata una mia idea e sono entusiasta di averlo potuto anche montare in autonomia. 


Se potessi creare un ambiente perfetto per l’ascolto di questa canzone o della tua musica in generale, come te lo immagineresti?

Quando penso a “Diavolo” penso a un ambiente piacevole in cui ascoltare la canzone. Diavolo affonda le radici nei miei moti interiori, tutto è estremamente personale. Questo pezzo infatti è nato all’interno della mia stanzetta (dove ho attraversato tanti momenti della mia vita). Non c’è niente di più intimo della propria stanza e date le caratteristiche del brano, la immagino come ambiente perfetto entro il quale ascoltarlo: al suo interno si sono sviluppati sogni, desideri e pensieri speciali. Lo stesso concetto si applicherebbe alla mia musica in generale. 

La curiosità vien da sé, hai in programma un ep o un album prossimamente ?

In questo momento sto lavorando a una nuova canzone. Come sempre, i miei brani sono frutto di esperienze intense, talvolta tormentose. Sono storie da raccontare, all’interno delle quali qualcuno ci si può rivedere (o che comunque ricordano qualcosa che abbiamo vissuto in passato). La vita è esperienza, raccontarla attraverso la musica è affascinante e soprattutto, non diventa più qualcosa che vive solo dentro di noi, ma anche dentro chi l’ascolta. 

La musica è una forza che guida le persone nella vita e che può ispirare ricordi, fantasie, sogni ma anche rabbia, delusione, tanti sentimenti ed emozioni. Cosa rappresenta per te e nella tua vita? 

Dipende da quello che ascolto, ci sono canzoni di cui anche solo le melodie riescono a farmi piangere. Ogni canzone regala una categoria di emozioni in base a quante volte la ascolti, in base a che periodo della vita sei, a che cosa stai attraversando…ecc… Alcune canzoni fanno ballare, altre fanno sorridere e ognuna ha da raccontare qualcosa, in un modo o nell’altro (attraverso l’utilizzo della voce, del testo e così via). Quello che è importante è che ognuno vive la canzone a modo suo, essa può ricordare momenti gioiosi o di tristezza. Se per una persona un certo pezzo può ricordare un “prato fiorito”, per un’altra potrebbe rammentare della “pioggia che scende dal cielo” (ognuno ha la sua visione di esso e non per forza questa è una visione negativa per il soggetto). Questo è il bello della musica, la musica è vita e come vita, è in movimento.

Hai dei luoghi preferiti dove ti piace scrivere o comporre?

Come ho accennato precedentemente, la mia stanza è il luogo dove preferisco in assoluto scrivere. I miei spazi personali evidentemente mi avvicinano ancora di più a ciò che voglio esprimere, diventano un tutt’uno con il brano. Dentro questo ambiente mi sento a mio agio e libera di scrivere senza distrazioni o ostacoli. Mi capita però di scrivere anche quando sono in giro: se non ho con me i miei block notes, scrivo sulle note del telefono (purtroppo a volte non posso fare altrimenti, ma amo scrivere su carta). La scrittura su carta mi permette ancora meglio di connettermi con quello che voglio esprimere: scrivendo a penna, i pensieri prendono vita e scorrono fluidamente sul foglio.

Quali sono i brani o gli album che consideri la tua "musica di comfort", quella che ascolti quando hai bisogno di rilassarti o trovare ispirazione?

Nel passato ho spesso scritto brani senza ascoltare canzoni in sottofondo per trovare ispirazione. Adesso mi capita spesso di utilizzare la musica classica, non tanto per prendere ispirazione da questa, quanto per sintonizzarmi con la sua melodia, per entrare in contatto con un ambiente in cui mi ritrovo per poter scrivere. Da questo possiamo comprendere quanto la musica aiuti a incanalare se stessi all’interno di una dimensione unica, che diventa tua nel momento in cui l’ascolti. 

A tuo avviso quanto contano la tenacia, la forza di volontà e un carattere forte nel mondo musicale odierno? La concorrenza è sempre più agguerrita, occorre una certa tempra per andare avanti…

Ritengo che l’arte sia un veicolo per esprimere se stessi e la musica non fa eccezione. C’è chi ha meno tenacia e ha un carattere meno forte, ma riesce comunque a spiccare il volo e ad andare avanti (dipende dalla persona e dal contesto). Io personalmente mi ritengo una persona molto determinata: quando ho un obiettivo, lo mantengo fisso nella testa. Seguire uno scopo implica tenacia e forza di volontà, ma anche dedizione e cura nei dettagli (tutte caratteristiche molto forti in me). La tenacia, il carattere forte e la forza di volontà sono solo un parte della cornice di un quadro che rappresenta la persona nella sua essenza. La mia intensa passione per la musica e il mio profondo impegno mi guidano attraverso questo complesso e incredibile percorso. 

Ci piacerebbe se per un attimo ti fermassi a pensare alla tua musica come una metafora: quali immagini, colori, paesaggi, forme o altri dettagli ti descriverebbero al meglio?

La mia musica mi ricorda un paesaggio naturale, con colline su cui è possibile viaggiare: un percorso movimentato e dolcemente smussato, guidato dalle emozioni e dall’esperienza della vita. Un quadro su cui è possibile dipingere, usando tanti colori e in cui l’immaginazione prende spazio e non si ferma. Un luogo piacevole, un nido dove ci si può ritrovare: un posto dove torno quando voglio rivivere qualcosa, un’emozione, un sentimento o un momento intenso della mia vita. La mia musica avvolge, lasciando libera interpretazione e questo avviene ascoltando le proprie emozioni e mettendole a confronto con i propri vissuti. 

Su quali palchi (o posti) del mondo sogni di esibirti?

In primo luogo, sarei molto contenta di esibirmi in concerti in giro per l’Italia, paese nel quale sono nata e cresciuta, ma sono aperta a qualsiasi altro esito possibile. In secondo luogo, non mi dispiacerebbe fare concerti anche all’estero. Viaggiare è per me una forte passione, soprattutto perché attraverso il viaggio si impara e si vivono numerose nuove esperienze. 

Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci sono nuove opere o collaborazioni che stai pianificando e che ti entusiasmano particolarmente?

Sto attualmente lavorando ad una nuova canzone e penso di produrne un'altra con un artista. Ho comunque intenzione  di continuare a scrivere pezzi e più avanti forse, di pubblicare un album.

Chiudiamo questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti: cos’è l’Arte e chi sono gli artisti ?

L’arte è una forma di espressione umana, capace di racchiudere sentimenti, emozioni e vissuti nelle creazioni artistiche. L’arte è il filo che collega gli artisti fra loro, accomunati dal possedere determinati tratti e pensieri, che rendono l’arte unica. Oltre ad avere queste caratteristiche, essa rende possibile a tutti il suo ascolto o la sua visione. Ognuno interpreta poi a modo suo, quello che vede e sente: ciò che rende l’arte essenziale è il fatto che essa alimenti l’immaginazione e crei altra arte. Infatti mai nessuno proverà le stesse cose che ha provato un artista. L’arte e l’artista concedono a chi guarda o ascolta, libera interpretazione. L’artista alimenta un ciclo infinito di immagini ed espressioni e le condivide con il resto delle persone.

Grazie per questa bella intervista Bianca, è stato un piacere per noi conoscerti. Ti auguriamo un lungo percorso artistico pieno di successi!

Vi ringrazio molto per avermi reso partecipe di questa esperienza. E’ stato un piacere rispondere a queste domande molto interessanti e talvolta profonde. Un saluto!

Di seguito riportiamo tutti i link ufficiali dove poter seguire BIANCA:

Spotify:
https://open.spotify.com/intl-it/artist/4v1nta1xuaWLqv3x3d2RWP?si=4IiXBTm6Tvy-rGKK5QOKIw

Instagram:
https://www.instagram.com/biancasalvii

Youtube:
www.youtube.com/@biancasalvi-z9l

Label: Accannone Records 
https://www.instagram.com/accannonerecords
https://www.facebook.com/accannonerecords

Copyright © immagini, videoclip e musica di BIANCA, tutti i diritti sono riservati.

Intervista di Marianna L. per Art-Waves

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