Oggi conosciamo Agnese Mommo, in arte MOMMO, cantautrice che al nostro concorso “On the Music Waves – International song contest”, si è aggiudicata la menzione d'onore con il brano "Canta tu". Agnese è nata a Velletri in provincia di Roma il 27 Novembre 1999. Ha sviluppato una fervente passione per la musica sin da giovane età. A soli sette anni, ha intrapreso un corso di chitarra rivelando così il suo innato talento. La sua inclinazione per il canto è emersa successivamente, quando il suo insegnante di musica delle elementari, colto di sorpresa dall'inesauribile energia della sua voce, l'ha incoraggiata a esibirsi durante le recite scolastiche. Nel corso degli anni, la musica è diventata la sua priorità assoluta, tanto da spingerla a intraprendere un lavoro immediatamente dopo il liceo, allo scopo di finanziare i suoi studi presso il rinomato "Saint Louis College of Music" di Roma. Questa formazione ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare e favorire la sua crescita personale insieme alla sua consapevolezza artistica. Ispirata da una varia gamma di cantautori, che spaziano dai classici ai più moderni, Agnese ha iniziato a comporre i propri brani. Dopo un periodo trascorso come bassista e frontgirl di un trio musicale, nel 2021 ha intrapreso la carriera da solista, accompagnata solamente dalla sua chitarra, fedele compagna di avventure. Ogni sua canzone nasce da questa intima connessione con le sei corde. Il 2021 ha segnato anche un importante traguardo nella sua carriera, con la pubblicazione dei primi due singoli: "SOLO RACCONTARE" e "SCEGLI TU". Nel 2023, Agnese ha partecipato alla seconda edizione del prestigioso contest canoro "i Visionatici", raggiungendo la finale e salendo sul palco del rinomato LARGO VENUE (Roma) dove ha conquistato il premio per il "MIGLIOR TESTO" e ha ottenuto la possibilità di registrare il suo brano presso lo Studio “I Music Room”.

Domanda iniziale per conoscerti un po’ di più: chi è MOMMO? Come ti sei avvicinata alla musica per la prima volta?

La prima volta è stata al corso di chitarra dopo il catechismo quando avevo sette anni, ho iniziato prima a suonare perché mi vergognavo di cantare davanti alle persone; a cantare ho iniziato qualche anno dopo.

Quando hai deciso di intraprendere il percorso di creare composizioni completamente tue, come hai scoperto la tua identità musicale?

L’ho scoperta qualche anno fa, dopo il primo lockdown nel 2020, quando mi sono accorta che non mi sentivo più a mio agio a suonare in una band perché volevo suonare e cantare le mie canzoni da sola senza scriverle insieme ad altre persone. Sicuramente mi ha aiutata a prendere consapevolezza di ciò anche le lezioni che ho seguito al Saint Louis che mi hanno ampliato il modo di vedere e fare musica.

Ci sono luoghi o situazioni specifiche che ti ispirano particolarmente quando componi?

Mi piace molto stare all’aria aperta, di solito vado al lago, ma a volte l’ispirazione arriva anche di notte quando sono già a letto.

Entrando nel dettaglio delle varie fasi della scrittura una canzone, come prende forma, di solito, l’impronta che caratterizza un tuo brano?

Finora ho sperimentato due modalità: ho notato che quando sono in un mood allegro riesco ad avere prima la melodia di tutto il resto, anche prima del testo; mentre quando la canzone ha un andamento più lento o triste scrivo prima il testo, poi il giro di accordi e infine la melodia.

A tuo avviso quanto contano la tenacia, la forza di volontà e un carattere forte nel mondo musicale odierno? La concorrenza è sempre più spietata e agguerrita, i colpi bassi sono all'ordine del giorno, occorre una certa tempra per andare avanti...

Assolutamente si, ma come penso in qualsiasi situazione della vita. Quando ami una cosa e vuoi raggiungerla non ci sono “no” che tengano, bisogna sempre continuare per la propria strada se si è convinti di ciò che si fa

Qual è la tua percezione sull'equilibrio tra l'essere se stessi e il conformarsi alle aspettative all'interno del mondo dell'arte e della musica?

Secondo me non c’è un equilibrio da trovare, essere se stessi ripaga sempre, il più delle volte la semplicità quando non è forzata è la cosa migliore.

Veniamo al brano che ci ha colpiti e per cui hai ottenuto una menzione d’onore al nostro contest “On The Music Waves – International Song Contest”, la canzone "Canta Tu". Questa canzone esplora i complessi alti e bassi di una relazione; il testo offre una profonda riflessione sulla comunicazione e sulla comprensione reciproca alla ricerca di un nuovo equilibrio. Nonostante le difficoltà, persiste un desiderio di condivisione e di superamento delle difficoltà insieme. La metafora della "macchina ribelle" proietta verso una nuova direzione della relazione. Hai affrontato queste tematiche basandoti su esperienze personali o su riflessioni più generali sulla natura umana?

Canta tu è ispirata ad una mia esperienza personale, sia nella relazione che racconto, sia nel momento in cui cito il Canta tu perché da piccola era una delle cose che mi piaceva più fare; stare insieme ai miei fratelli e i miei genitori davanti alla tv a cantare. La figura della “macchina ribelle” rappresenta la crescita di una coppia dal lato pratico: il passaggio da quando sei neopatentato con una macchina non proprio bellissima, al raggiungimento di un sogno, “la macchina ribelle per alzare il volume”, avendo accanto a sé la stessa persona che c’era prima.

Negli anni '90, il "Canta Tu" era un gioco musicale molto popolare in cui ci si sfidava a cantare le canzoni al karaoke. Era un modo divertente per riunire amici e familiari e trascorrere del tempo insieme, spesso accompagnato da risate e momenti di allegria. Il brano è una sorta di ritorno alla connessione e alla condivisione di quei momenti. Credi che la musica abbia il potere di risolvere conflitti ed avvicinare le persone?   

Credo di si, e spero soprattutto, anche perché non credo esista qualcuno che odi la musica, è una delle poche cose che a prescindere dal colore della pelle, dal sesso e dalla nazionalità ci accomuna un po’ tutti.

Tornando indietro un attimo nel tempo. Parlaci un po’ dei tuoi primi due singoli “Solo raccontare” e “Scegli tu”.

Le prime canzoni, quelle alle quali sono più affezionata perché in particolar modo “Solo raccontare” mi ha vista crescere e cambiare perché non sono le prime canzoni che ho scritto nella vita, ma le prime che ho scritto da artista singola, con un percorso individuale. Le ho scritte entrambe nel 2020, “solo raccontare” durante il lockdown, e “scegli tu” ad ottobre dello stesso anno. Hanno entrambe il mood allegro di cui parlavo prima e in particolar modo “scegli tu” è quella che per ora quando suono live mi diverte di più perché ha un ritornello che rimane subito in testa e le persone si lasciano coinvolgere cantandola e battendo le mani a tempo.



Veniamo al brano “I tuoi occhi miele di castagno”. Hai dichiarato che la canzone è stata ispirata ad un amore appena nato e poi cresciuto e il punto di partenza è stato proprio quello di uno sguardo. C'è stato un momento particolare durante la creazione del brano in cui hai sentito che la musica stava veramente catturando l'essenza di quegli occhi?

Si, mi ricordo molto bene che ero in auto da sola e stavo tornando a casa; la canticchiavo tra me e me e avendo il sole in faccia ho pensato al colore degli occhi quando sono esposti alla luce del sole, che assumono un colore particolare, molto bello, e da lì mi è venuta in mente la frase finale con cui chiudo il brano: “I tuoi occhi color miele di castagno non vedo l’ora che s’incontrino coi miei”.

Qual è il tuo più grande sogno riguardo alle esibizioni dal vivo? Immagina di realizzarlo e di vivere quel momento sul palco. Cosa ti fa sognare ad occhi aperti quando pensi al futuro delle tue esibizioni? 

Mi piacerebbe sicuramente suonare al palazzetto dello sport a Roma, dove ho visto tutti i concerti degli artisti che più amo, e a livello di performance mi piacerebbe molto duettare con Cremonini.

Quali sono i brani o gli album che consideri la tua "musica di comfort", quella che ascolti quando hai bisogno di rilassarti o trovare ispirazione? 

 “Io e Anna” di Cremonini e “Spacca” di Fulminacci insieme a tutto il suo nuovo album.

Scegli un album (o un artista) che ha cambiato la tua vita e raccontaci perché.

Cesare Cremonini è l’artista che più che cambiato, ha accompagnato la mia vita. C’era anche qualche sua canzone nei cd del canta tu che avevo e da sempre mi piace ascoltarlo e cantarlo. Dopo averlo visto dal vivo del 2022 ho capito che non dovevo mollare.

Qual è il luogo o l'ambiente ideale per te quando vuoi essere più creativa e produttiva? 

Quando sono sola a casa.

Come immagini che il pubblico debba sentirsi quando ascolta la tua musica? 

In totale pace con il mondo intorno. In un momento in cui chiudi gli occhi e respiri, in macchina, in spiaggia, per strada, purché sia rilassato/a.

Guardando al futuro, ci sono nuove direzioni o sperimentazioni sonore che hai in mente per le tue future creazioni? 

Sì, e lo scoprirete ascoltando il prossimo singolo che arriverà tra non molto. È bello sperimentare e uscire anche un po’ fuori dalla propria comfort zone.

Se per un attimo ti fermassi a pensare alla tua musica come una metafora, quali immagini, colori, forme particolari o altri dettagli ti vengono in mente? Come descriveresti la tua musica? 

Mi piace molto andare a fare dei pic nic immersa nel verde, la mia musica la immagino un po’ come una giornata insieme alle persone a cui tieni di più su un prato gigante.

Chiudiamo questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti: cos’è l’Arte e chi sono gli artisti?   

L’arte è l’esigenza di comunicare qualcosa da non tenere solo per sé, e l’artista è chi riesce a trasmettere quel qualcosa alle persone, anche quelle che non conosce, tramite la sua anima.

Grazie MOMMO per averci dedicato il tuo tempo. Ti auguriamo un grandissimo successo e che possa realizzarsi tutto ciò che desideri!

Grazie mille a voi per la menzione e per queste domande molto interessanti! È stata un’opportunità davvero importante per me.

Di seguito riportiamo tutti i link ufficiali dove poter seguire MOMMO:

Intagram: https://www.instagram.com/mommodicognome?igsh=MWR4NnNlYXl5ZmlwbQ%3D%3D&utm_source=qr

Tiktok: https://www.tiktok.com/@mommodicognome?_t=8m9PhgwApSy&_r=1

Spotify: https://open.spotify.com/artist/4iEVgfdHKwqtG2ESJ1IIjV?si=DkSIMm9JQ0ajMDjUphcEZQ&utm_source=copy-link

Intervista di Marianna L. per Art-Waves.

Copyright © immagini, videoclip e musica di MOMMO, tutti i diritti sono riservati.

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