Guardiamo fuori papà?”, una semplice e insolita domanda al risveglio di una fredda domenica di dicembre. È proprio in quell'abbraccio contemplativo che sono nate le prime idee di "JUST LOOKING", il nuovo e secondo Ep del violoncellista Mattia Boschi, uscito oggi 27 maggio su tutte le piattaforme digitali.
Il M° Boschi questa volta però non ha fatto tutto da solo, come per il suo primo EP, ma si è avvalso del talento e della competenza di Angelo Di Mino che ha curato i mix presso il suo bellissimo Blackstar Recording Studio, dove è stato anche realizzato il mastering a cura di Valerio Mina.  Anche Angelo Di Mino è un violoncellista ed i due musicisti si sono subito ritrovati sia nel linguaggio che nel gusto strumentale e continueranno sicuramente a lavorare insieme.

L’EP è composto da sette brani che rappresentano un viaggio iniziato come in un “dormiveglia musicale” in cui, come tra sogno e realtà, si alternano introspezione e movimento, proprio come le fasi che precedono uno strano risveglio. Tutti i brani, a parte l'ultimo che è un personale omaggio dell’artista al maestro Franco Battiato, abbracciano due diverse modalità della stessa tonalità.
Anche l'immagine di copertina, ideata e creata con l'ausilio dell'A.I. e con la collaborazione del grande amico e collega Fabiano Pagnozzi, vuole suggerire ancora una volta la sovrapposizione di piani di osservazione diversi. Non esiste in realtà nessuna confusione, si tratta solo di stare a guardare.
Il M° Boschi è sempre stato affascinato dalla sovrapposizione di piani diversi di osservazione della realtà e dall'ambigua confusione che ne deriva.
Come per il primo, anche il secondo Ep, nasce dall'esigenza di rendere "pubbliche" le sue composizioni, senza lasciare più nulla nel cassetto a "invecchiare" senza una direzione; questi brani, attraverso direzioni anche insolite e impreviste, sono ora liberi  di trovare il loro percorso alla luce del sole.
Abbiamo ascoltato in anteprima questo lavoro che regala all’ascoltatore diverse emozioni, da “Cold Days”, brano di apertura, che con una reiterazione del tema principale e con l’aggiunta man mano di strumenti e suoni, ci porta in uno stato di ipnosi immersi in un viaggio dove i giorni si somigliano tutti, lenti ma mai uguali, vividi nelle varie sfumature giornaliere, proprio come in inverno con la sua malinconia, per poi passare a “Questione di Tempo”, dove l’animo percussivo del brano ci proietta proprio dentro qualcosa di scandito ma allo stesso tempo onirico.
I brani variano dalle melodie dolci di “Udi” e “Now”, dove ci si può immaginare alla fine di una giornata a guardare un tramonto, alle melodie più vivaci di “Quando” che lasciano alle emozioni dell’ascoltatore uno stato di tensione sospensiva nella quale basta lasciarsi pilotare dalle sensazioni verso un personale “dove” e “quando”.
Arriviamo dunque tutto d’un fiato all’ascolto di “Guardiamo Fuori”, brano che, come ci comunica l’autore, è l’idea scatenante, il punto di partenza dell’album, sebbene viene presentato per ultimo nella tracklist dei brani originali. Possiamo udire voci di bambini giocosi in lontananza con in conclusione una piccola frase che colpisce nel segno nella sua semplicità: “ciao papà”. Ognuno di noi può interpretare questa frase come più la sente nel profondo, ognuno di noi ha sensazioni e storie di vita vissuta molto personali, nei ricordi di bambino... ma anche nella vita da adulto, nei confronti di una figura così importante come quella di un padre.
Chiude questo magico EP un incantevole omaggio a Battiato, tramite un'inedita versione strumentale di "Stranizza d’amuri", brano che era stato registrato già nel 2014 quando Mattia ebbe l'onore di incontrare il Maestro, il quale accolse con entusiasmo la sua interpretazione. Quest'opera, riarrangiata e riproposta in "Just Looking", si dipinge come i delicati titoli di coda di un cortometraggio. È il risveglio da un sogno che gradualmente riporta alla realtà, sottolineato da quel tenero "ciao papà", un dolce richiamo alla consapevolezza che ogni viaggio ha la sua fine.
Tutti i brani sono registrati con cura, il violoncello è il protagonista, spesso accompagnato da altri archi, dal basso nella traccia "Quando" e dalla chitarra classica suonata in "Now" da Renato Caruso. Le sonorità vi possono cullare come risultare, talvolta, insolite; “Just Looking” è senz’altro uno dei lavori più autentici di Mattia Boschi. Noi vi consigliamo l’ascolto ad occhi chiusi per immergervi nel suo e nel vostro mondo, creato dalle emozioni guidate dalla musica.

“JUST LOOKING” - Tracklist

1. Cold Days

2. Questione di Tempo

3. Udi

4. Quando

5. Now

6. Guardiamo Fuori

7. Stranizza d'Amuri (Cello Version)

Di seguito riportiamo tutti i link ufficiali dove poter seguire Mattia Boschi:

Instagram Mattia Boschi: https://www.instagram.com/mattia_boschi79

Spotify Mattia Boschi: https://open.spotify.com/artist/3ybnxnaIXot92CZ303RCM1?si=ySZKnsIvSUGVYSthpGo-sg

Instagram Wuz: https://www.instagram.com/wuzband

Spotity Wuz: https://open.spotify.com/artist/4z4LXDLKrDVdWTtnr3EM4w?si=jSIk0Y8ZR8WAj9T1eNqbqA

Blackstar Recording Studio: https://www.instagram.com/blackstarrecordingstudio


MATTIA BOSCHI 
Biografia

Mattia Boschi, violoncellista milanese con una formazione accademica di prim'ordine. Laureato in Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo con specializzazione in Musica (D.A.M.S.), ha affinato il suo talento diplomandosi presso il prestigioso Conservatorio Giuseppe Verdi di Como, sotto la guida illuminata di Graziano Beluffi , e perfezionandosi, in seguito, con Livia Rotondi.

Dopo gli studi accademici, la sua carriera musicale inizia nell'ambito delle orchestre sinfoniche come quella dell'Università degli Studi di Torino, la Lirico Filarmonica di Lecco, quella del Teatro Coccia di Novara e del Teatro Donizetti di Bergamo.
A partire dal 2007 collabora in studio di registrazione e dal vivo con artisti di fama nazionale e internazionale quali Ludovico Einaudi, Måneskin, Biagio Antonacci, Gianna Nannini e ancora Pinguini Tattici Nucleari, Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), Pacifico, Marina Rei, The Niro, Gnut, Foja e La Rappresentante di Lista.
Il 2013 segna un capitolo significativo per Mattia con la partecipazione alla 63° edizione del Festival di Sanremo insieme al gruppo Marta Sui Tubi, esperienza che segna indissolubilmente il suo bagaglio artistico; infatti pubblica, insieme alla band, diversi dischi, collaborando con grandi artisti come Lucio Dalla, Franco Battiato, Anna Oxa ed Enrico Ruggeri. Partecipa, inoltre,  a molti tour, con una significativa militanza dal 2008 al 2015.
Dal 2018 Mattia suona il violoncello nella band di Giusy Ferreri, confermando la sua versatilità ed il suo contributo in contesti musicali diversificati.
Il 2023 ha visto l'uscita dell'EP di un suo progetto innovativo, WUZ, un collettivo composto da Mattia al violoncello, suo fratello Jacopo alla chitarra (Sottotono, The Kolors, Ernia) e Nico Roccamo alla batteria e percussioni (Franziska, Nina Zilli, Giuliano Palma). Nato già nel 2019 questo ensemble ha rivoluzionato i confini musicali destrutturando il violoncello di Mattia e reinterpretandolo attraverso flussi liberi di elettronica, jazz, funk e black music. Tale audace contaminazione di generi ha dato vita a una direzione sonora nuova, in cui la classicità del violoncello si fonde in armonia con le moderne influenze contemporanee.
L'impegno di Mattia nell'organizzazione di eventi artistici prevalentemente musicali e cabarettistici nei teatri milanesi, quali il Teatro Manzoni, Teatro Smeraldo, Teatro Ciak, Teatro Nuovo, è la testimonianza della sua dedizione allo sviluppo culturale nel panorama musicale italiano.

Copyright © immagini, videoclip e musica di Mattia Boschi, tutti i diritti sono riservati.

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