Amici di Art-Waves, oggi siamo entusiasti di presentarvi un duo di artisti che hanno ottenuto una
menzione speciale al contest “I Want Your Music” con la canzone "Onde", stiamo parlando dei
Questione di Prospettiva.
Immaginate di capovolgere un quadro, di fare cadere il cielo sulla terra per camminare sulle nuvole.
Questa è l’idea che anima Questione di Prospettiva, il progetto musicale di Fabio Pratesi e Paola
Antonelli. Con Fabio, musicista con un solido passato orchestrale, e Paola, autrice di testi, che
raccontano storie da vivere attraverso la musica, il duo ha creato un mondo musicale che affascina e
sorprende. Da dieci anni, i Questione di Prospettiva sono immersi in un viaggio continuo, coronato da
traguardi significativi, come il secondo posto al “Festival sotto il Conero” e il terzo assoluto al “Premio
Lucio Dalla” (2024). E ora, senza far troppo rumore, sono arrivati anche in finale al “Cantautori Bitonto
Suite ottenendo il "Premio della critica". Il loro percorso, arricchito da collaborazioni con l’arrangiatore
Vittorio Giannelli e la regista Selene Di Domenicantonio, è un intreccio di musica, immagini e racconti
che continuano a evolversi, spingendosi sempre di più ai confini dell’arte e della creatività.
E allora…
buona lettura!
Benvenuti, iniziamo questa intervista partendo subito dalla vostra menzione speciale al contest “I Want Your Music” con il brano “Onde”. Ci complimentiamo ancora con voi per il risultato, quali sono state le vostre emozioni?
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Onde è il primo brano realizzato in forma di videoclip e ha fatto quindi da apripista al nostro progetto che coniuga varie forme d'arte.
Presentatevi ai nostri lettori. Potete raccontarci come è iniziato il vostro viaggio nel mondo della musica e cosa vi ha portati a comporre insieme per la prima volta?
Proprio come recita il nostro brano Onde, la musica assume varie forme, a volte lontane tra loro, a volte fuse in un unico messaggio. Pensieri paralleli ci hanno fatto convergere verso la scrittura di canzoni.
Siamo molto curiosi di sapere come avete scelto il vostro nome…
Dal titolo di una nostra canzone nel cui testo è scritto "Se capovolgi il quadro, il cielo cade a terra..." Tutto è una questione di prospettiva.
Quali artisti o generi musicali hanno maggiormente influenzato il vostro percorso creativo? Ci sono particolari album o canzoni che considerereste fondamentali per la vostra evoluzione musicale?
Veniamo da esperienze e mondi musicali diversi ma con una matrice comune quale la
musica classica,
Fabio sia come ascolto che come esecutore nel mio caso, inoltre, sono legato al
progressive e al jazz e i miei album di riferimento sono: King Crimson e Rapsodia in blue.
Paola: Io ho vissuto la mia adolescenza ascoltando i cantautori italiani, da De André a
Dalla, De Gregori, Ron, Concato, Branduardi, per anni il mio preferito tanto che spesso,
mi presento come una cantastorie, amando la forma della ballata. Album che ho
consumato...sicuramente Rimmel. Ma anche The dark side of the moon, idem per Fabio.
Qual è per voi il percorso creativo generale nella scrittura delle canzoni?
Non è sempre uguale. Alcuni brani sono generati prima dalla proposta musicale. Altri dal testo e dalla musica contemporaneamente come Onde, nata dalla stessa idea di dare una forma canzone a questo elemento della natura per poi trasporne il significato. Alcune melodie nascono, invece, insieme alla scrittura del testo seguendo il suono delle parole stesse poi si lavora sull'armonia, oppure con la melodia che sgorga dall'armonia. Non si sono regole.
Quando state creando delle canzoni, qual è il punto in cui sentite di aver “detto” tutto quello che volevate ?
Quando il tutto scorre, fluisce, e si ha la sensazione che quella parola ha bisogno di quella nota o di quell'accordo.
Qual è stata per voi la fonte di ispirazione più insolita o inaspettata che vi ha portato alla realizzazione di una canzone?
Paola: Una sfida durante un corso di scrittura musicale mi è stato dato, come autrice di testi: il compito di scrivere una canzone sul "gioco dell'oca". È diventata una ricerca storica prima, successivamente una ricerca di stile musicale. Attualmente il brano è in fase di arrangiamento ma possiamo affermare che sarà qualcosa di originale, sia nel significato che nella struttura.
Se poteste scrivere una canzone basata sul vostro libro preferito, che libro sarebbe e perché?
È già successo con Pinocchio (Pin-occhio). È diventato "quasi un musical", una serie di brani che abbiamo utilizzato in attività teatrali con i bambini.
La canzone "Onde" premiata al contest, è una metafora delle onde e della loro effimera spuma che richiama un’immagine poetica e intensa, capace di trasmettere passione e una malinconia dolce, mai eccessiva. La melodia, con il suo andamento raffinato ed essenziale, mantiene viva l’attenzione, rivelando nuovi dettagli a ogni ascolto. A completare il quadro, un arrangiamento elegante e l’interpretazione di Paola, dona al brano calore e autenticità. Come è nata l’idea di utilizzare il tema delle onde? Qual è il vostro legame con l’immaginario del mare?
Il mare ha la capacità di parlare all'anima mettendo a tacere la mente. Le onde sono in continua trasformazione nel loro costante andare e venire. Come la vita e l'amore. Bisogna seguire il loro fluire perché si compia l'armonia. Nata apparentemente per caso ma nulla è un caso. Forse, in quel momento, ci siamo sintonizzati, è il caso di dirlo, sulla stessa onda.
La voce di Paola sembra adattarsi perfettamente alla melodia: è stato il brano a prendere forma pensando a lei o è stata la sua interpretazione a dare una direzione alla musica?
Entrambe le cose. Ci siamo inseguiti, proprio come le onde.
Un altro brano su cui vogliamo soffermarci e che ha catturato la nostra attenzione è “I bambini (bombe e palloni)”, con cui avete ottenuto il 2°posto di categoria al "Festival sotto il Conero" (3^ edizione 2023) e il 3°posto assoluto al "Premio Lucio Dalla" (12^ edizione 2024). In questo brano, la canzone mette in luce l’innocenza e la potenza dell’infanzia, contrapponendo il mondo immaginario dei bambini alla dura realtà degli adulti. L’accostamento di immagini come "bambole e fucili" e "bombe e palloni" evidenzia il conflitto tra la purezza dell’infanzia e le ombre del mondo degli adulti. Parlateci di questo brano e di qual è il messaggio che sperate di trasmettere riguardo al ruolo degli adulti nel proteggere o guidare i bambini?
I bambini non imparano da quello che diciamo loro ma da quello che siamo. Ci
imitano. Il loro sguardo è capace di vedere oltre il cielo. In un mondo finito loro
intuiscono l'infinito. Forse dovremmo veramente cambiare prospettiva e imparare da
loro per ritrovare il bambino che è dentro ognuno di noi.
Qual è la direzione che sta prendendo la vostra carriera artistica in questo momento? Possiamo aspettarci presto un nuovo singolo, un EP o magari un album?
Stiamo lavorando al nostro primo album. Abbiamo inoltre già realizzato dei videoclip, visibili sul nostro canale youtube, cercando la collaborazione di diversi artisti che ci hanno permesso di coniugare il linguaggio musicale a quello delle arti grafiche, pittoriche e coreografiche.
Se poteste creare un ambiente perfetto per l’ascolto della vostra musica come ve lo immaginereste?
In teatro. Non c'è luogo più magico.
La musica è una forza che guida le persone nella vita e che può ispirare ricordi, fantasie, sogni ma anche rabbia, delusione, tanti sentimenti ed emozioni. Cosa rappresenta per voi e nelle vostre vite?
Tutto questo. Un modo di essere, di vivere, di respirare. Tutto è battito e vibrazione.
Se per un attimo vi fermaste a pensare alla vostra musica e vi chiedessi di immaginarla come una metafora, con certi colori, odori particolari, immagini di scenari... come vi descrivereste?
Immaginate una strada che attraversa vari paesaggi e tempi. I colori cambiano con le stagioni, i suoni, i rumori. Un mercato dove rovistare tra i banchi per incrociare sguardi e respirare gli odori che si mescolano tra loro. Spezie, profumi, terra, polvere. "Siamo solo viandanti con un fardello in spalla, siamo solo viandanti su questa terra..." così recita una nostra canzone.
Avete rituali particolari o luoghi preferiti dove vi piace andare a scrivere e comporre?
In realtà no. Le suggestioni sono nate per strada o in anche macchina, oppure captando una frase, per il testo. Per la musica spesso a casa, dialogando con lo strumento.
Quale messaggio vorreste dare ad altri artisti che desiderano seguire le loro passioni e che stanno cercando di muovere i primi passi in questo mondo?
Di non perdere la speranza. Attingere al loro sogno senza snaturarlo per assecondare il periodo storico che, musicalmente parlando, è decisamente povero. È difficile ma vale la pena cercare il proprio posto nel mondo. E chissà che qualcosa cambi...
Su quali palchi o posti nel mondo sognate di esibirvi?
Ovunque ci sia qualcuno disposto a viaggiare insieme a noi.
Chiudiamo questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti: cos’è l’Arte e chi sono gli artisti ?
L'arte è come la neve che, silenziosa, copre la terra quando questa è martoriata da guerre e orrori. L'artista è un fiore, capace di resistere e rinascere dalle macerie. (Cit. "Un fiore di rosse vesti" by Q.d.P.)
Grazie per aver dedicato del tempo a parlare con me. Vi auguro tanto successo e che tutti i vostri sogni diventino realtà!
What else? Grazie per ogni cosa e cercate sempre il "vostro bambino".
(foto sopra) La motivazione del premio della Critica vinto a Bitonto per il Cantautori Bitontosuite 2024.
Di seguito riportiamo tutti i link ufficiali dove poter seguire il duo Questione di Prospettiva:
YouTube https://www.youtube.com/@questionediprospettiva5289
Facebook https://www.facebook.com/questionediprospettiva
Spotify https://open.spotify.com/intl-it/album/1WOXS1zNEboQ59ggnuFhKt
Telegram https://web.telegram.org/k/#@questione_di_prospettiva SOLO CANALE
Telegram https://web.telegram.org/k/#-1689873298 CHAT
Copyright © immagini, videoclip e musica di Questione di Prospettiva, tutti i diritti sono riservati.
Intervista di Marianna L. per Art-Waves
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