Gli Unwelcome sono nati nel lontano 1994, quando Andrea e Maxim si incontrano/scontrano durante il Servizio Civile. Entrambi suonavano già in altre band ma volevano fare cose nuove ed originali, era un momento storico forse irripetibile a livello musicale, e volevano esserne parte. Reclutano Casci (basso) e compogono/registrano un primo demo-tape, “Unwelcome”, uscito nel 1995 e decisamente orientato verso sonorità crossover (downset, RATM, ecc.) ma con puntate nel noise. A seguito dell’uscita del demo inizia una intensa attività live, ed entra in formazione Livio (chitarra).
Dopo pochi mesi pubblicano un nuovo demo-tape intitolato "Orgasm Addicted": pezzi rappati, noise, tribali, contaminazioni death metal, insomma nessuna preclusione. Dopo molti live ed un 7" spilt-single con i Crackdown registrano un nuovo demo-tape intitolato "Unwelcome" ed uscito nel 1998 grazie al quale ottengono ottime critiche e un notevole allargamento di pubblico. Iniziano a suonare in festival prestigiosi (Beach Bum Festival con Prodigy, Marylin Manson, Sonic Youth, ecc.) e nei locali più importanti in Italia. Poco dopo sono arruolati nel Crash Tour, un festival itinerante con alcune delle band di punta del periodo: H-Strychnine, Addiction, Hangin'on a Thread, STP, Browbeat, Livello Zero, Samsara, ecc. Qualche mese dopo registrano il primo vero album "Independent Worm Songs", volando in Svezia da Eskil Lovstrom (tra le altre cose produttore del seminale "the shape of punk to come" dei Refused) che ne ha curato produzione e mixaggi. Il lavoro però, per volere della label canadese Attack Rec, con la quale avevano un contratto, subisce delle variazioni e alla fine "Independent Worm Songs" viene pubblicato da Loudblast Rec. nel 2001. Le reazioni sono molto positive: recensioni, interviste, concerti, apparizioni in programmi tv, ecc. La band decide comunque di prendersi una pausa per dedicarsi ad altri progetti (Kessler, Gr3ta, TheBuckle), fino alla primavera 2020, quando Kappa della Ammonia Rec. propone di ri-pubblicare il materiale mai uscito. Esce così la prima versione di "Independent Worm Songs" ed anche l'album di inediti e b-sides chiamato "Rifles", entrambi pubblicati nel 2020. Con questo nuovo ritrovato entusiasmo, gli Unwelcome lavorano a nuovi pezzi che compongono il disco “Be unwelcome or die” pubblicato il 22 aprile 2022 ed accolto con recensioni entusiastiche dalla stampa. Nell’autunno del 2023, dopo l’ingresso in formazione di Ago (basso) iniziano a lavorare a nuovi pezzi che compongono “What Might Have Been”, l'album uscirà per Accannone Rec./Ammonia Rec il 20 Marzo 2024.LA NOSTRA INTERVISTA
Ciao ragazzi, iniziamo questa intervista chiedendovi di presentarvi singolarmente ai nostri lettori. Nell’intro all’intervista c’è tutta la vostra storia ma siamo curiosi di conoscere qualcosa di più personale, qualcosa che non ancora si sa su di voi…
Andrea: Ciao e grazie per lo spazio che ci avete concesso. Per quel che mi riguarda ho iniziato a suonare all’incirca a 16 anni (voce e chitarra) in una band messa su con un manipolo di amici, facendo cover di rock anni 70. Però è durata poco, perché io volevo fare musica mia, originale. Gli Unwelcome sono nati nel 1994, e da allora non ce ne siamo mai veramente andati…abbiamo preso una pausa più o meno lunga durante la quale ho fatto parte di altri progetti musicali (Kessler, Gr3ta, TheBuckle) che al momento sono fermi in quanto tutta l’energia è dedicata agli Unwelcome. Mi piace la pittura e la grafica, sono un avido lettore e mi appassiona moltissimo il mondo della registrazione/produzione audio. Suono (male) la chitarra, il basso, il synth e provo a cantare. Ah, dimenticavo, sono un autodidatta totale. Non ho mai preso lezioni di alcun tipo, sono assolutamente per il DIY. Chi fa da sé fa per tre. O quattro! ;-)
Maxim: 50 anni automunito militesente astenersi perditempo. Batterista autodidatta ho deciso di iniziare a suonare quasi per scherzo un giorno in cui “4 amici al bar” con la passione in comune per la musica hard (uno di questi c’è ancora ed è Livio il chitarrista lol) decisero di dar vita ad un gruppo, due di loro strimpellavano già la chitarra io dovevo scegliere fra il basso o la batteria ed ho scelto quest' ultima.
Come è stato il feedback del pubblico quando avete annunciato il vostro ritorno con un nuovo album?
Andrea: l’uscita di “Be unwelcome or die” nel 2022 è stato il vero e proprio ritorno sulle scene, la vera scintilla. da allora fino ad oggi abbiamo semplicemente ripreso dove avevamo lasciato. Il disco è stato molto apprezzato, sia dalla stampa che dal pubblico, raggiungendo quasi 160 mila ascolti solo su spotify, che per una band underground come la nostra è tantissimo. Avevamo pianificato anche un bel po’ di concerti a supporto del disco ma – purtroppo – a causa di un incidente stradale accorso ad uno di noi (Ago), ci siamo dovuti giocoforza fermare. E così ci siamo messi a scrivere nuovo materiale, con calma, ed alla fine è nato “What might have been”. Siamo davvero molto curiosi di vedere la reazione al nuovo materiale.
Intervista di Marianna L. per Art-Waves
Add your comment