Ospiti del nostro e-magazine i “Goodfellas”, un promettente duo di produttori di musica elettronica/commerciale. Il progetto si è formato da circa 6 mesi ma entrambi vengono da un passato individuale di music producer. Daniele Bellezza e Francesco Schembri, entrambi innamorati della musica, definiscono questo progetto lo specchio di loro stessi.

Da poco è uscito il loro brano di debutto “I’m Alive” disponibile sulle principali piattaforme, accompagnato da un suggestivo videoclip presente su Youtube.

Ciao ragazzi, iniziamo questa intervista parlando un po’ di voi. Quanti anni avete? Da dove venite? Cosa fate nella vita oltre la musica?

Daniele: Ciao sono Daniele, ho 18 anni, sono di Roma e nella vita oltre al produttore musicale sono attualmente un disc jockey e istruttore di tennis. 
Francesco: Ciao sono Francesco, ho 22 anni, sono di Roma e nella vita oltre alla produzione musicale, lavoro come disc jockey e frequento l’università di ingegneria meccanica.

Entrambi siete dei music producer, come vi siete avvicinati alla musica? 

Daniele: Fin da piccolo sono sempre stato un grande appassionato di musica elettronica e sono cresciuto con quest’approccio musicale; 
All’incirca 3 anni fa mi sono quindi avvicinato sempre di più alla produzione musicale dedicando a quest’ultima tutto il tempo libero che avevo a disposizione, ogni volta che tornavo da scuola e dagli allenamenti di tennis il mio unico pensiero era rivolto alla musica. Ho portato avanti in parallelo la passione per la console e da poco sto imparando a suonare la chitarra da autodidatta.
Francesco: Mi sono avvicinato alla produzione musicale all’età 15/16 anni dopo aver scoperto una forte passione per il pianforte che mi ha portato a cimentarmi in questo mondo da autodidatta. Ho iniziato producendo rap/trap per amici nel mio quartiere e subito dopo aver finito un mio progetto con uno di loro, che mi ha fatto riflettere su alcune scelte musicali da dover prendere, ho deciso deciso di mettermi in proprio iniziando a produrre musica elettronica e ad oggi continuo per questa strada insieme a Daniele.

Cosa rappresenta per voi la musica ed il “fare musica”? 

Daniele: Per noi fare musica rappresenta noi stessi, due artisti poliedrici che amano fare questo lavoro e dare il massimo in studio. Cerchiamo sempre di curare ogni nostra produzione in tutti i suoi dettagli seguendo il percorso di creazione delle canzoni dalla A alla Z. 

Qual è stata la scintilla che vi ha fatto pensare di unire le forze e creare il duo “Goodfellas”?

Francesco: Come prima cosa c’è da dire che noi siamo cugini, ma non abbiamo mai avuto fino a poco tempo fa un legame lavorativo nell’ambito musicale nonostante entrambi avessimo la stessa passione e stavamo portando avanti due strade molto simili ma ognuno per le sue. Solo in quest’ultimo anno però ci siamo resi conto che nasceva forte in noi la voglia di iniziare a lavorare insieme, dopo aver averci provato per un periodo ed aver notato che potevamo funzionare molto di più come gruppo che come due artisti singoli. Unendo infatti le nostre forze, capacità, conoscenze, esperienze e stili diversi nasce il progetto “Goodfellas”.

“Goodfellas” potremmo tradurlo come “Bravi ragazzi”, come mai avete scelto questo nome? 

Daniele: Il nome “Goodfellas”, letteralmente “Quei bravi ragazzi”, nasce dal nome del famoso film americano degli anni 90 “Goodfellas” per l’appunto, e l’abbiamo scelto perchè rispecchia la nostra idea di progetto e la nostra matta personalità musicale, quando siamo in studio ci trasformiamo. Ci piace inoltre molto sia come suona ma soprattutto la sua funzionalità a livello di immagine.

Quali sono i vostri riferimenti musicali? Gli artisti che seguite e che magari vi ispirano nella composizione della vostra musica? 

Francesco: Come già detto siamo grandi appassionati di musica elettronica e ne ascoltiamo veramente tanta ma non tutto ciò che ascoltiamo è per noi fonte di ispirazione lavorativa. In particolare però ci piacciono molto progetti importanti ed iconici di artisti del calibro di Calvin Harris, Marshmello, Skrillex, Dj Snake etc... Non facciamo infatti particolare riferimento alla musica di altri artisti per le nostre produzionei, preferiamo ispirarci a loro più come modello di carriera da seguire. E’ importante infatti per un artista essere iconico e rappresentativo del proprio stile, copiare o prendere troppo spunto non va mai bene, si rischia di non essere se stessi.

Veniamo al vostro singolo di debutto “I’m Alive”, di cosa parla il brano e da dove è nata l’ispirazione?

Daniele: L’ispirazione nasce quest’estate in vacanza in uno studio improvvisato su due comodini ed una mensola ad Alba Adriatica. All’inizio la produzione di “I’m Alive” era un altra; ma una volta tornati in studio a Roma ed ottenuta da Otto la acapella definitiva, abbiamo però deciso di riprodurre da capo ed in breve tempo una nuova instrumentale per questa canzone che infatti è poi risultata vincente.




Il singolo nasce con la collaborazione di Otto Palmborg che ha prestato la sua voce cantando sulle vostre note, come è nato questo sodalizio artistico?

Francesco: Valutando varie voci e profili artistici, abbiamo visto in Otto la soluzione ideale per come avevamo in mente la canzone e siamo sicuri di aver fatto la scelta giusta. 

Quali temi o storie vorreste raccontare attraverso la vostra musica?

Daniele: Noi ci facciamo trasportare molto da ciò che ci chiede la musica che componiamo. Noi vogliamo raccontare noi stessi attraverso la nostra musica.

Avete in cantiere nuovi singoli o magari un ep o un album?

Francesco: Abbiamo già pronto il secondo singolo “On My Own” con il nostro pazzo fratello americano Trippz. Siamo sicuri che potrà essere un successo ma lo lasceremo dire al pubblico. Per quanto riguarda un album è ancora presto per noi ma abbiamo in mente di iniziare a prepararlo entro il 2024.

Oggi le Major puntano molto sui talent e tanti musicisti si fanno conoscere così. Cosa pensate dei talent? 

Daniele: Pensiamo che siano sicuramente un’ottima opportunità e modo di farsi conoscere e farsi notare dal grande pubblico. Inoltre permettono di fare molte conoscenze nell’ambito musicale.
Purtroppo però a nostro modo di vedere sono programmi finalizzati principalmente per i cantanti, per un produttore è molto più difficile farsi notare ad un talent o addirittura trovare un talent per produttori.

Vi piacerebbe portare la vostra musica dal vivo? Su quali palchi (o posti) sognate di esibirvi? 

Francesco: Noi su questo punto di vista sogniamo in grande e proprio l’idea di portare la nostra musica su alcuni palchi internazionali come il Tomorrowland, Edc, Coacella, Ultra etc... ci da ancora più forza nello spingerci a dare il massimo in ogni aspetto del nostro lavoro. 



Con quali artisti vi piacerebbe collaborare?

Daniele: Per noi questo è indipendente, sicuramente ci piacerebbe collaborare con molti degli artisti che ci piace ascoltare e ammiriamo, ma attualmente pensiamo canzone per canzone.

Quale messaggio vorreste dare ai giovani che hanno una forte passione artistica come voi? 

Francesco: Il più grande consiglio che possiamo dare è di essere sempre lucidi e consapevoli della strada che si va ad intraprendere. Nessuno vi dirà da subito cosa è giusto e cosa è sbagliato, come ogni percorso è pieno di ostacoli ma è importante non perdere mai di vista l’obiettivo e rimanere costanti e determinati anche nei momenti più difficili. Come per noi e per ogni altro artista è fondamentale rimanere umili e capire a pieno il momento che si sta vivendo, questo vi permetterà sempre di fare il salto di qualità. La parte più difficile di ogni percorso artistico è sempre l’inizio ed è qui che molti si perdono alle prime difficoltà.


Oltre la musica avete altre passioni?

Daniele:  Ho una passione per il tennis, sport che ho praticato per ben 11 anni e mi piace l’arte in generale; mi reputo una persona molto creativa,
Francesco: Ho una grande passione per il calcio, in particolare per la Roma e sono un amante della materie scientifiche, la matematica soprattutto.

Se per un attimo vi fermaste a pensare alla vostra musica come una metafora, quali immagini, colori, forme particolari o altri dettagli vi vengono in mente? Come descrivereste la vostra musica? 

Francesco: Se dovessimo dare al nostro progetto un colore, non sapremmo identificarlo, ci immaginiamo più un insieme casuale di colori ma con una nostra logica. Ci piace molto la follia in senso artistico, e ci rispecchiamo in questa. 

Chiudiamo questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti: cos’è l’Arte e chi sono gli artisti ? 

Daniele: L’arte è l’espressione della propria anima e l’artista è colui che la esprime senza filtri. Non importa il mezzo, importa il fine. Nel caso della musica infatti il fine è arrivare alla persone con la propria arte attraverso vibrazioni.

Grazie ragazzi per averci dedicato il vostro tempo, vi auguriamo grandi successi e tutto ciò che desiderate!

Francesco: Ringraziamo Art Waves per questa intervista e per averci permesso di raccontare un po’ di noi. E’ stato un piacere incontrarvi, speriamo di rivederci ancora, magari quando il germoglio sarà già una grande pianta!

Di seguito i links ufficiali per seguire i Goodfellas:


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