E’
con grande piacere che oggi vi presentiamo l’intervista a Steve
Arrows, al secolo Stefano Pacini, musicista, cantante, producer e
discografico. Un artista a 360°, capace ed intraprendente, che si
occupa di diversi progetti con cura e dedizione. Lasceremo che sia
lui stesso a presentare il suo percorso di musicista e a svelarci
dove l’ha condotto la sua passione!
Ciao Steve, iniziamo questa intervista parlando di te, di come ti sei avvicinato alla musica, ma anche dei tuoi progetti, dal canale Youtube "Synthwave Music Channel" e dell’etichetta “McFly Records”.
La mia passione per la musica risale all'infanzia: sono nato nel 1978, a Roma, ed i miei genitori mi compravano dei 45 giri che ancora conservo: Michael Jackson, Simply Red, Sandy Marton, Scialpi, Samantha Fox e Duran Duran!!! Crescevo con la tv, il cinema, la moda, i fumetti e la radio degli anni 80! Che sballo assurdo: un’ infanzia "dopata" dal mito degli USA al ritmo di "glam-pop". Durante l'adolescenza e gli anni dell'università ascoltai di tutto, dal metal al rap passando per i Subsonica e i Casino Royale; apprezzavo sopratutto roba straniera ed i Depeche Mode. Andando a Formentera nel 2010 acquistai un bellissimo cd che conteneva un pezzo strepitoso che mi lascio' un segno indelebile: "Summer (vocal mix)" di Michael Cassette....era il primo artista che sentivo che all' house music miscelava il sound anni 80 (lessi, infatti, che aveva usato un Roland Juno 106 su molti suoi brani!!)... Nell'ormai lontano 2013 scoprii il canale Youtube NewRetroWave e me ne innamorai perdutamente; per due anni ascoltai solo quelle cose, senza eccezioni. Nel 2015, a gennaio per l'esattezza, creai il mio canale Youtube "Synthwave Music Channel" con l'intento di caricare quanti piu' video possibili delle migliori tracce del genere musicale "synthwave" che già dal 2012 stava iniziando la sua grande ascesa e che sarebbe esploso proprio tra il 2015 ed il 2018 per poi diminuire gradualmente la parabola "esplosiva"; ne elaborai un concept grafico di base, con un logo stilisticamente semplice ma sufficientemente anni ‘80. L'intento principale era anche quello di ricevere le istanze da parte di tutti quei musicisti che, seppur bravi e talentuosi, non fossero mai apparsi sui canali youtube piu' eminenti ossia NewRetroWave, Neros77 e Luigi Donatello, che per brevità chiameremo "i magici 3"; chi veniva pubblicato lì, infatti, otteneva migliaia di views / ascolti in pochissimi giorni, diventando celebre prima ancora di capirlo, ma per apparire su quei canali dovevi essere molto talentuoso e aver avuto la fortuna di essere ascoltato dai curatori di quel canale che iniziarono a fare delle forti selezioni (la possibilità di inviare materiale a NewRetroWave era di un giorno al mese, mi pare).
La mia aspirazione era quella di creare un canale che fosse quindi all'altezza dei predetti magici 3 (in realtà ve ne era anche un altro molto apprezzato, Maniac Synth, che però sparì dalla circolazione) anche se dopo poco tempo mi resi conto che il lavoro dello Youtuber nel 2015 era una vera e propria odissea: dovevi essere creativo, originale e lavorare con estrema tenacia e costanza. Mi ricordo che agognavo il raggiungimento dei miei primi 500 iscritti al canale per poi alzare automaticamente le mie aspettative......
La
parabola di crescita si impennò nel periodo tra il 2017 e 2018
quando contavo mediamente 10 iscritti al giorno, tutti "organic"
ossia veri utenti, profili reali: non ho mai pagato nessuna "social
media agency", le "aziende" (nome eccessivo, ma lo
usiamo solo per capirci) di marketing che ti garantiscono 500
iscritti per 20euro o 1000 iscritti per 30 euro… non ne capivo il
senso. Sono sempre stato uno che amava vedere le cose crescere in
modo spontaneo senza "iniezioni ormonali".
Il primo video caricato sul canale Synthwave Music Channel fu un mio brano . Narcisisticamente decisi di inaugurare con un brano di Steve Arrows (il mio nome d'arte per la scena musicale retrowave); il brano si chiama Night Killer ed è un brano "outrun" (quel genere di cui fu esponente il dj francese Kavinsky) il video, che realizzai con un cellulare attaccato con lo scoth al paraurti della mia vecchia auto, è stilisticamente simile ai titoli di apertura di un film "giallo" anni ’80; andatelo a vedere!
STEVE ARROWS - Night Killer
Ascoltai molti, molti artisti (alcuni validi vennero certamente pubblicati, altri decisamente meno bravi furono scartati con un po' di pena e tristezza) tutti mi inviavano i loro pezzi via email, ascoltai i brani di ognuno. Imparai a creare playlist del canale, realizzai dei documentari brevi su ogni anno della decade "80s" e continuai quanto più possibile a migliorare la descrizione dei video caricandoli coi giusti hashtag ed oggi, dopo nove lunghi anni, il canale conta 5660 iscritti e ben 860 video, alcuni dei quali sono anche delle vere e proprie interviste o racconti di alcuni producers.
Intervista a Andy Fox (Producer Talks on Synthwave Music Channel)
Mediamente
ho editato e uploadato una roba come 100 video musicali all'anno (uno
ogni 4 giorni in media) su Synthwave Music Channel; spesso ci
lavoravo o la mattina presto (prima di andare in ufficio) oppure la
notte... un lavoro infinito. Alcuni dei primi video sono stati
realizzati da alcuni collaboratori saltuari, dei grafici e
videoeditor che saluto simpaticamente e che ringrazio molto: ciao
Leonardo!! Ciao Pino!!
LAZERHAWK - "Activation"
Uno dei primi video editati in modo creativo su SMC
Per
proporre i propri brani e quindi poterli pubblicare su “Synthwave
Music Channel”
cosa bisogna fare? Inviare una scheda tecnica o una presentazione
oltre il brano? A quale e-mail si può scrivere?
E'
molto semplice: se si vuole che un proprio brano venga uploadato sul
canale Youtube basta usare il seguente link in quanto siamo
diventati nel 2022 curatori del network OneSubmit,
un portale che permette ai musicisti di inviare i propri brani ad
una molteplicità di piattaforme (tra cui il nostro canale) come ad
es. webradio, labels, curatori di playlists spotify e canali youtube.
Ecco il direct link https://app.one-submit.com/direct-submit/307/276/559
Una
volta inviato il brano sul portale OneSubmit noi lo riceviamo lo
ascoltiamo un paio di volte senz'altro e diamo un feedback sia che lo
accettiamo per la pubblicazione sia che lo rifiutiamo (importante e'
che sia un brano di buona qualità del genere
retrowave/synthwave/italodisco/outrun; se invece volete che la
vostra musica sia inserita nelle due nostre playlists, una di Amazon
Music e l'altra di Spotify , basta inviarci una breve "artist
bio" e il brano in mp3 all'indirizzo email
synthwave.channel@gmail.com a
patto che la vostra musica sia già pubblicata su entrambi i
distributori (Amazon music e Spotify).
Attualmente sei impegnato come discografico con la tua nuovissima etichetta?
Esattamente! Arriviamo al 2024: decido finalmente di creare, su Bandcamp, un'etichetta discografica connessa ovviamente al canale Youtube; l'ho battezzata "McFly Records" per non lasciar spazio a dubbi sul genere musicale che propone: la synthwave!! (Detta anche retrowave o neo80s music). In sostanza McFly Records è una label che opera solo su Bandcamp; perche' Bandcamp? Perché è l'unica vera piattaforma ad offrire un servizio ineguagliabile in termini di promozione e remunerazione delle vendite a favore dei suoi artisti: Bandcamp non è alternativo a Spotify o ad Itunes o a Deezer per un semplice motivo: mentre queste ultime sono piattaforme di streaming dove un disco non lo compri, ma lo ascolti, la prima invece è una piattaforma alternativa ai negozi di musica (ormai pressoché estinti): su Bandcamp puoi ascoltare un brano o un album per un tot di volte, dopodiché sei obbligato ad acquistarlo ed il prezzo lo decide l'artista (o la label in accordo con l'artista); i big dello streaming decidono invece loro il prezzo di distribuzione, e tendenzialmente Apple Music e Amazon ti vendono un brano a quel tipico 0.99 euro a traccia.
Se gli artisti (e mi ci metto anche io, come Steve Arrows) volessero salvare il mercato ed il settore delle vendite di musica digitale, dovrebbero seriamente privilegiare bandcamp, scegliendo -strategicamente- di distribuire alcuni brani delle proprie discografie in esclusiva su bandcamp e lasciando qualche altra song ai distributori (Cdbaby, Distrokid, etc) che li diffondono sui Big-five dello streaming (Apple Music, Deezer, Spotify, Tidal, & Amazon Music) ....
McFly Records quindi appena nata (in realtà per questioni di stile nella pagina c'è scritto che è stata fondata nel 1985....! Chi può intendere, intenda...) ha dato subito alla luce la sua prima compilation di artisti vari: "Outatime Vol.1" che raccoglie 10 brani di altrettanti artisti italiani ed internazionali della scena retrowave; la maggior parte sono brani nuovi, inediti ed alcuni sono ancora in totale esclusiva: ciò significa che per ascoltarli potete farlo solo acquistando la compilation stessa; una strategia a protezione e garanzia di tutti gli artisti ivi inclusi è stata quella di fare in modo che non si potessero acquistare tracce singole ma tutto l'album per intero: l'unione fa la forza!
Tra gli artisti ivi presenti figurano L' Avenue (UK), Thought Beings (USA), MicroMatscenes (Italia),Vincenzo Salvia (Italia) e Saffari (Brasile).
Link diretto per l'album: McFly Records (Bandcamp) - Outatime Vol 1
A
giugno, se tutto va bene si prevede il lancio del Vol.2 con altri
bravissimi artisti.
Per
proporre i propri brani all’attenzione della “McFly Records”
cosa bisogna fare? Inviare una scheda tecnica o una presentazione
oltre il brano? A quale e-mail si può scrivere?
Per
proporre i propri brani alla McFly Records, basta usare anche in
questo caso la nostra email synthwave.channel@gmail.com
specificando
nell'oggetto "McFly Records song submission" a quel punto
teniamo in considerazione il brano per selezionarlo al fine di
inserirlo nelle future compilation su bandcamp. Alla email bisogna
allegare, oltre al file Wav o Mp3 (va bene o una demo o la versione
definitiva)una dichiarazione scritta e sottoscritta in cui si
dichiara che si detengono i diritti d'autore sul brano che si invia;
bene se si fornisce un link a propri siti artistici personali
(soundcloud, bandcamp, spotify, etc)
Tornando
a parlare di te e della tua attività di musicista cosa ci puoi
dire?
Parlando
di me, Stefano
Pacini,
musicalmente, posso sintetizzare quanto segue: ho studiato
pianoforte da bambino fino a circa 15 anni, poi ho continuato come
autodidatta in mezzo a band di amici utilizzando degli arranger e
cantando ma il mio primo synth me lo sono comprato "tardi",
a 21 anni: il Roland Jx305. Nel 2007 fui inserito, con un mio brano,
in una compilation pubblicata nell'ambito di un concorso artistico
bandito da Fonopoli (link Fonopoli
– Ulisse).
Steve
Arrows
invece è il mio pseudonimo per un progetto discografico
elettronico-synthwave personale nato nel 2014 proprio con il brano
Night
Killer
che realizzai col mio sintetizzatore Roland Juno 106, mixato per
mezzo di una scheda audio esterna usb utilizzando come Daw (Digital
Audio Workstation,
ovvero una combinazione di software per la registrazione
multitraccia) una version Cubase
5 light edition
su Pc Windows. Il brano fu poi autoprodotto e pubblicato come "Maxi
Single" perché ne feci tre o quattro versioni alternative;
usai CdBaby (già menzionato prima) come "digital distributor"
che avevo già sperimentato per altri miei brani pubblicati nel 2013
con altro pseudonimo Steve
Austin Music con
il quale pubblicai il brano "Back to 1985". CdBaby
è un azienda americana molto grande che fa parte di un gruppo
ancora più grosso. Mi ero inserito nel mondo del DIY (do
it yourself:
autopromozione diremmo in Italia).
I brani targati Steve Arrows devono anzitutto suscitare emozioni, evocare nostalgie anni ‘80 tramite sonorità vintage ricercate e fedeli al sound di quel periodo, partendo dall'elettronica minimal fino al genere new-wave senza risparmiarsi un tuffo goliardico in sound stile italo-disco. La mia musica è presente su tutti i servizi di stream e download a pagamento. Tra i miei brani, quelli che preferisco sono "Singapore Sling", "The Last Anti-vax hero" e "Alpha Circuits" e "Modern Office", tutti e 4 abbastanza dissimili; anche "Cola & Sake" (feat. Sona Sonoha), brano che ho fatto cantare da una cantante giapponese, è un brano di cui sono molto soddisfatto! E' una sorta di citypop con un testo che ho scritto in inglese, per poi farlo tradurre (e cantare) in giapponese!! La musica citypop è quel genere che andava a metà anni 80 nelle metropoli nipponiche, una sorta di pop music occidentale prodotta ed eseguita da musicisti del sol levante.
Cola & Sake" (STEVE ARROWS feat. Sona Sonoha)
Ho rispolverato anche delle vecchie sigle tv, di cui ho fatto delle cover (McGyver theme; Airwolf main theme; Beverly Hills Cop theme);
Nel
2018 inizia a prendere parte ad alcune compilation: col brano Vhs
Ghost
presi parte alla compilation 'Stranger
Waves'
(artisti vari del genere di cui parliamo), poi con il mio brano "Big
Bang Dancing Stars"
presi parte ad una compilation della Wave Runner Records (UK), e fu
un onore perche' tra gli artisti vi figurano 'Sellorekt/LA
Dreams','Phaserland' e
'Future Holotape'
STEVE ARROWS - LAST ANTI-VAX HERO
STEVE ARROWS - Big Bang Dancing Stars
STEVE ARROWS - Modern Office
Nel 2021 poi presi parte ad una bella compilation bandcamp "Money Never Sleeps - the sound of Officewave", anche qui una grande soddisfazione perché vi presero parte dei grandi artisti tra cui 'Yatte', 'Karl Vincent', 'MicroMatscenes' e la release fu digitale e fisica (minidisc, musicassetta e CD audio).
Parallelamente ho portato avanti un altro progetto di synthwave strumentale nato nel 2018 chiamato "Double Dragon" e abbiamo all'attivo due album (un EP chiamato "The Descent" e un Lp "Covid2039"), vi invito ad ascoltare entrambi gli album qui di seguito:
Double
Dragon – bandcamp
“Double
Dragon” mi evoca immediatamente il videogioco picchiaduro del 1987
made in Japan, il genere city pop è Nipponico e la scelta della
collaborazione con una vocalist giapponese, mi fanno intuire che hai
una passione per il Sol Levante o sbaglio? Anche tu (come me)
appassionato di Anime e Manga?
In
realtà no, non sono mai stato un appassionato del mondo anime e
manga, ma di retro-videogames sì ed è esatto il riferimento al
videogioco anni 80..... il progetto Double
Dragon
,sempre synthwave in stile "Dynatron",
era nato con un altro mio amico musicista, Filippo; essendo un duo,
ci siamo ritrovati in quel nome. Filippo ha abbandonato, ora Double
Dragon lo porto avanti da solo.
Hai
in cantiere nuovi singoli, un ep o un album?
A
breve uscirà il mio ultimissimo brano: "80s
Ladies"
che considero un vero e proprio parto gemellare, per la durata della
gestazione… seguitemi sopratutto tra fine febbraio e primissimi di
marzo 2024,
ci tengo!
Cosa
rappresenta per te la musica ed il “fare musica”?
La
musica, a volte, è quell'equilibrio che non trovo in me e che mi
spinge a creare in qualcosa: ecco, quindi, il realizzare un brano
musicale ha una funzione catartica ed edificante, quasi mistica. E'
così per ogni forma d'arte. Sicuramente ha una funzione
idealizzatrice. Trovo interessante il culto del bello, l'estetica
nella musica: suscitare emozioni comporta una ricerca sonora che
tende spesso anche alla perfezione, forse. Sicuramente c'è anche
quella gioia di dar forma a delle emozioni interne anche se la
synthwave spesso fa riferimento ad emozioni semplici: una nostalgia,
uno struggimento, oppure a scenari immaginari ben adattabili a film
di azione o fantascienza. La
musica è una sfida doppia: deve piacere a sé stessi ma anche agli
altri (non a tutti, ma a molti possibilmente!): che arte sarebbe se
non tenesse in conto il pubblico? Questo non vuol dire che debba
essere pop, ma bella sì, quanto basta per essere fortunatamente
diffusa.
Come
è composto il tuo studio musicale? Quali sono i synth, le drum
machine, i VST (se li usi), insomma i tuoi strumenti attuali, e
quali strumenti ti piacerebbe introdurre in futuro?
Non
svelo tutto il mio ricettario segreto, comunque uso dei VST
rigorosamente originali: la suite della Roland Cloud Pro chiamata
"Legendary" e il Matrix12 della Arturia; infine il Korg
Polysix (vst). Qualche volta utilizzo il mio Korg DW6000 degli anni
80. Vorrei acquistare un DX7 usato...
Quali
generi,
che non hai ancora trattato, ti piacerebbe introdurre
nella
tua musica?
Vorrei
cimentarmi nel genere ChillWave sopratutto.
Oggi
le Major puntano molto sui talent e tanti musicisti si fanno
conoscere così. Cosa pensi dei talent?
I
talent hanno come presupposto la centralità del performer, che
quindi è tendenzialmente sopratutto interprete. I talent quindi
sono un tutt'uno con quell'idea di costruire un individuo (o una
band) che commercialmente funzioni e che buchi lo schermo. Io sono
più per il "bucare il cervello" e il "bucare il
cuore" degli ascoltatori ma coi suoni e con le idee che ci sono
dietro. A volte penso che i talent abbiano un po' messo in luce
quello che già negli anni 60 , 70 e 80 accadeva comunque nelle 4
mura delle major discografiche: l'artista doveva comunque proporsi
in modo molto accattivante davanti ai discografici ed
impressionarli. Oggi questo meccanismo -comunque commerciale- viene
confezionato come spettacolo in tv e permette già ai discografici
di capire se il concorrente-aspirante star sta già sui binari
giusti.
Su quali palchi (o posti) ti piacerebbe esibirti?
Vorrei
esibirmi su qualche palco grande. Parlando di Roma la cavea
dell’Auditorium Parco della Musica; Magari un giorno il
Palalottomatica!
Con
quali artisti ti piacerebbe collaborare?
Dana
Jean Phoenix e Luca Urbani (Soerba).
Oltre
la musica coltivi altre passioni?
Studio
Filosofia alla Sapienza. Mi piace molto la filosofia politica e la
filosofia del diritto.
Se
per un attimo ti fermassi a pensare alla tua musica come una
metafora, quali immagini, colori, forme particolari o altri dettagli
ti vengono in mente? Come descriveresti la tua musica?
L'immagine
potrebbe essere quella di un alba in un pianeta sconosciuto, su una
galassia lontana dalla nostra; il cielo sarebbe color crema con
sfumature azzurre e verdi smeraldo e avrebbe due soli uno giallo
simile al nostro e uno blu elettrico...
Chiudiamo
questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti:
cos’è l’arte e chi sono gli artisti?
L'arte
è l'unica cosa che ci distingue dal mondo animale, qualcuno
potrebbe obiettare che anche gli uccellini cantano!! Ma è una dote
innata usata come richiamo e che pertanto dovrebbe farci riflettere
in modo critico quando sentiamo dire che l'essere umano è un
"animale sociale"o frasi del genere, dove la parola
animale è usata come sostantivo. No, l'essere umano è una
categoria diversa dagli animali, ha qualcosa di superiore ed
inspiegabile e tra queste vi è la capacità di produrre arte: direi
che pertanto l'arte è la cartina di tornasole dell'esistenza di un
carattere quantomeno speciale dell'essere umano. L'arte poi è un
linguaggio, ma non verbale; e proprio perché
tale, prescinde dai limiti e dai pregiudizi insiti nel linguaggio
verbale. L'arte è un linguaggio universale che affonda le sue
origini nella preistoria umana. Gli artisti chi sono? A volte sono
dei martiri perché si caricano nella loro anima di un ideale di
bellezza o armonia e cercano di comunicarlo con le loro opere, a
rischio di non essere capiti o di essere usati da chi vuol solo
sfruttarli per scopi economici. Gli artisti sono quelli che mettono
in discussione gli stessi principi utilitaristici del mondo odierno
dove tutto deve essere utile, pratico ed avere uno scopo oggettivo.
L'arte invece non ha alcuno scopo pratico, e proprio per questo
rivela la divinità degli esseri umani: va oltre gli scopi pratici
del mangiare, dormire e riprodursi propri della mera vita animale.
Grazie
Steve per averci dedicato il tuo tempo, il nostro augurio è quello
di portare sempre più in alto i tuoi progetti!
Grazie
a voi tutti per l'intervista e spero in una collaborazione per
organizzare qualche bel live di musica synthwave in Italia.
Di
seguito i links ufficiali:
Steve
Arrows:
https://stevearrows.bandcamp.com/
https://soundcloud.com/stevearrows
McFly
Records:
https://mcflyrecords80.bandcamp.com/album/outatime-vol-1
Synthwave
Music Channel:
https://www.youtube.com/c/synthwavemusicchannel
https://www.instagram.com/synthwave_music_channel/
Copyright © immagini, videoclip e musica Stefano Pacini, tutti i diritti sono riservati.
Intervista di M.E. per Associazione Culturale Art-Waves
Add your comment