Nel vasto universo musicale, esistono personalità dotate di notevole versatilità, è il caso di Elia Martina, polistrumentista in grado di catturare l’attenzione degli amanti del genere elettronico sperimentale, trascinando l’ascoltatore in un vortice di atmosfere cupe e misteriose.
Elia ha già contribuito come musicista a diversi progetti (Godamn Superstar, La Sindrome, Espana Circo Este) e suona la chitarra nella band di Numa Echos. Nel 2018, insieme all’attore Marcello Maietta, ha fondato i Siriana, un progetto che mescola alternative rock-pop con elementi operistici, malinconici, fusioni digitali e hard rock, in cui i suoni del suo basso e dei suoi synths, riescono a trasmettere emozioni intense.
La sua capacità di adattarsi a molteplici generi musicali, lo ha portato nel tempo all'ideazione di un progetto solista ed è su questo che ci soffermeremo durante l'intervista.
La pubblicazione del suo primo disco Happy Days (2019), seguito da diversi altri singoli enigmatici ed un altro MiniEp sul genere metal/ambient/country (“Story About A November Day”), fa emergere il suo stile personale e riesce a creare mondi immaginari ed evocare sensazioni inquietanti con le sue atmosfere, attraverso il crescere della tensione e l'inesorabile avvicinarsi dell'ignoto. Sinistre impressioni sonore, conducono l'ascoltatore in un affascinante viaggio, attraverso momenti di intensa suspense.
In un mondo dove la musica è una lingua universale, Elia parla questa lingua con eloquenza, regalando una fusione di suoni ipnotici, come se ogni nota provenisse da un'oscura dimensione; ove è presente il pianoforte sembra essere abilmente manovrato da un fantasma.
La sua musica è un invito ad addentrarsi nei territori inesplorati dell'animo umano, dove orrore ed elettronica si intrecciano in un'esperienza sonora che stimola l’immaginazione.
VooM
Half Sleep With A Witch
SoMNiS
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