Abbiamo il piacere di incontrare Mark Draper, un tenore "Lay Vicar" alla cattedrale di Chichester, Inghilterra. Mark è nato a Kingston Upon Thames ed è cresciuto a Long Ditton, nella periferia al sud di Londra. Da bambino era molto vivace e chiacchierone. Un giorno, l'insegnante di musica della scuola, come punizione per essere stato disubbidiente e per aver interrotto chiacchierando l'assemblea, lo fece cantare davanti a tutta la scuola pensando che quella fosse una buona punizione... e invece… subito tutto il personale si rese presto conto che Mark aveva un innato talento per il canto.




Ripercorreremo insieme le tappe del percorso professionale di Mark che lo hanno portato a St George's Chapel nel Castello di Windsor, alla Queen's Chapel of the Savoy nel centro di Londra e alla Cattedrale di Chichester, dove vive e lavora oggi. Il coro di cui Mark fa parte trasmette regolarmente in diretta sul canale YouTube della cattedrale . A livello internazionale una volta l'anno su BBC Radio 3 va in onda un servizio di "Choral Evensong" che può essere ascoltato in tutto il mondo.
"Essere un Lay Vicar non significa solo cantare musica meravigliosa, significa capire perché questa musica è stata scritta e per chi è stata scritta. Una volta che hai appreso questi concetti, ti ritroverai su un piano spirituale molto più profondo." 

MARK DRAPER

Mark Draper durante le riprese per il documentario "Southern Cathedrals Festival". Stories 5: "Chichester Lay Vicar Mark Draper"


Ciao Mark, in primo luogo vorremmo chiederti di presentarti ai nostri lettori e di raccontarci un po' come è iniziata la tua passione per il canto e come è iniziato il tuo amore per la musica corale di Chiesa (musica polifonica).
Buon pomeriggio Art Waves e grazie per avermi dato questa opportunità.
Mi chiamo Mark e sono un tenore, cantante corale di chiesa professionista noto come "Lay Vicar" e canto nella Cattedrale di Chichester , Inghilterra. Il mio percorso musicale è iniziato quando avevo 7 anni e sono diventato un corista nel coro della Chiesa di St Mary Long Ditton
. Mi sono unito a quel coro dopo aver scoperto per caso a scuola che potevo cantare. Un giorno, stavo chiacchierando con il mio amico durante la pratica dell'inno durante l’assemblea di scuola, a cui tutti gli alunni dovevano prendere parte. L'insegnante ci ha rimproverato mentre tutti facevano pratica, così ci disse di andare in prima fila davanti a tutto il gruppo e come punizione ci chiese cantare un verso dell'inno di fronte all'intera scuola. Ricordo che iniziai a cantare e notai che altri insegnanti si affacciarono dalle loro classi per ascoltare. Tutti commentarono di quanto fosse bello il mio canto e la mia voce e iniziarono ad incoraggiarmi ad entrare a far parte del coro della mia chiesa locale.

Qual è l’aspetto che ti piace di più del tuo lavoro?
La cosa che mi piace di più del mio lavoro è che riesco a cantare musica scritta nel XIII secolo ai giorni nostri, una musica composta appositamente per la chiesa e aver la fortuna di cantarla in un edificio maestoso e meraviglioso come la cattedrale di Chichester ogni giorno della settimana.
Cattedrale di Chichester  - Immagini di Mark Draper

  l'interno della Cattedrale di Chichester  - fonte immagine: wikimedia.org

Qual è il genere musicale che preferisci?

La musica che amo di più è la musica scritta durante il XIV e XV secolo, in particolare in Inghilterra e in Italia.

Ascolti e canti solo musica di questo genere o subisci anche il fascino di altri stili musicali?
Ascolto musica di qualsiasi genere ma ascolto e canto prevalentemente musica dal XIV al XVI secolo. Nel tempo libero mi diverto ad ascoltare le colonne sonore dei film, tutta la musica classica e soprattutto la musica pop, rock ed elettronica che piace anche a mia moglie e che ricorda la mia infanzia...la musica degli anni '80. 

Come hai capito che avresti fatto diventare la musica corale parte integrante della tua vita?

Mi sono reso conto che la musica corale sarebbe diventata la mia vocazione quando ho visitato la Cattedrale di St Paul a Londra, molti anni fa con mio padre. Sentii i bambini del Coro della Cattedrale cantare emettere una melodia fantastica, mi sono sentito come in paradiso tra gli angioletti. Fu allora che capii di voler cantare esattamente come loro. Capii da quel momento che volevo diventare un cantante professionista nelle Cattedrali.


Cattedrale di St Paul a Londra - fonte immagine: getyourguide.it

Come è composto tecnicamente il coro di cui fai parte?
Il Coro di questa Cattedrale è composto da 14 bambini , qui si chiamano "trebles" conosciuti anche come Coristi, 6 uomini conosciuti come Lay Vicar (2 Controtenori, 2 Tenori, 2 Bassi). Il coro è diviso in due: il lato Decani (dove siede il Decano che dirige la Cattedrale) e il lato Cantoris (dove siede il Cantore che guida il rito religioso). L’intero coro è guidato dall'organista e Maestro del coro che dirige ( lui è il nostro capo), nonché da un assistente organista che suona e uno studente d'organo che aiuta l’organista e a volte ci accompagna quando l’organista non c’è. Tutti Insieme formiamo l’intero gruppo corale per cantare ed eseguire la musica.


Mark Draper (al centro) con gli ex colleghi del coro Queen's Chapel of the Savoy.
Foto scattata all'interno del Castello di Windsor, Berkshire. 


Castello di Windsor  - Immagine di Mark Draper


Castello di Windsor  - Immagine di Mark Draper

Raccontaci le tue tappe prima di arrivare a Chichester.
Alla chiesa di St Mary Long Ditton continuai a cantare come tenore anche quando la mia voce cambiò  con la pubertà. All'età di 18 anni vinsi una borsa di studio corale a nord-ovest dell'Inghilterra presso la cattedrale di Carlisle per cantare nel coro della cattedrale mentre studiavo all'Università. Non avevo un centesimo e non avevo idea di come sarei sopravvissuto e come avrei gestito la mia vita finanziariamente, ma non mi preoccupai troppo, volevo solo cantare.

Foto all'interno di St Mary's Church Long Ditton, Surrey


Mark Draper all'età di 18 anni

                                           Cattedrale di Carlisle - fonte immagine: thecrazytourist.com

Dopo Carlisle, fui nominato Lay Vicar nel Coro della Cattedrale di Lichfield, nello Staffordshire, nell'Inghilterra centrale. Questo fu un periodo molto felice della mia vita, in cui ho potuto cantare musica ogni giorno in un edificio davvero bellissimo e con questo lavoro ebbi la fortuna di abitare nella splendida ‘Cathedral Close’ (che è l'area immediatamente intorno a una cattedrale).
Cattedrale di Lichfield (interno ed esterno) - fonte immagini: google e vanillamagazine.it

Dopo quasi 8 anni, decisi che
volevo trasferirmi a Londra per continuare a cantare.
Londra è il punto centrale dell'Inghilterra dove ci sono molti cori professionisti e dove puoi trovare lavoro come cantante corista e con uno stipendio migliore. Una volta a Londra, ho avuto la fortuna di essere accettato nel Coro della
Saint George Chapel situata nel Castello di Windsor, dove cantano tutti i giorni all'interno del Castello. È splendida la Cappella lì a casa di Sua Maestà la Regina Elisabetta.

Cappella di St George, Windsor Castle (esterno e interno)  
fonte immagini: getyourguide.it e pinterest.com

Durante questo periodo fui anche nominato alla prestigiosa carica di ‘Gentiluomo di Sua Maestà alla Cappella Reale’, con sede presso the Queen's Chapel of the Savoy sulla via Strand, al centro di Londra. Questa è anche una delle cappelle private della Regina. 


The Queen's Chapel of the Savoy, London (esterno e interno)  
fonte immagini: Mark Draper 

Poi fui anche nominato come Deputy Lay Vicar nel coro della cattedrale di Chichester, dove ora canto a tempo pieno come membro a pieno titolo del coro, realizzando l'ambizione della mia vita di cantare qui. Un "deputy" viene chiamato quando un Lay Vicar del coro è assente e prende il posto del cantante che manca quel giorno.


Mark Draper  - The Queen's Chapel of the Savoy 

Il tuo lavoro ti ha portato a conoscere la Royal Family, raccontarci di qualche evento in cui hai avuto il privilegio di cantare per loro.
Il mio lavoro a Windsor e alla chiesa Queen’s Chapel of The Savoy, mi ha portato ad incontrare molti membri della famiglia reale. Mi sono ritrovato a cantare in molte cerimonie di Stato e occasioni alle quali stavano partecipando membri della famiglia reale. Una delle esperienze più sorprendenti è quella di aver cantato per Sua Maestà la Regina al Royal Victorian Order Service, che si tiene al Castello di Windsor ogni 4 anni e ricordo ancora con emozione un anno che cantai un assolo di fronte alla Regina che sedeva proprio li davanti a me. Ho avuto modo di parlare diverse volte con Il principe Filippo HR Il Duca di Edimburgo, che era un uomo particolarmente divertente e affascinante.
Poi un ricordo divertente risale al 2012 quando, in un'occasione speciale alla Queen's Chapel of The Savoy. Quel giorno fu scoperta e presentata una vetrata dedicata a Sua Maestà la Regina;

Queen's Chapel of the Savoy e la vetrata dedicata alla Regina Elisabetta

mia moglie Maria ed io siamo stati presentati personalmente a Sua Maestà la Regina e Maria, che è italiana, stringendo la mano alla Regina, la invitò al nostro matrimonio. Mia moglie non sapeva che non si può parlare con i reali a meno che non ti viene chiesto di farlo. Il cappellano e nostro sacerdote quasi crollò a terra dalle risate! È un enorme privilegio cantare per la Famiglia Reale e le esperienze che ho vissuto rimarranno con me per sempre.

C'è qualche brano in particolare che evoca in te sentimenti molto profondi?
Ce ne sono molti! Uno in particolare è la Missa Brevis di Giovanni Pierluigi Da Palestrina, compositore nato a Palestrina, in Italia e conosciuto in tutto il mondo occidentale come il Principe della Musica Rinascimentale Europea. Era anche organista e sacerdote e quando canti la sua musica, Palestrina ti catapulta in un luogo spirituale profondo e fondamentalmente ti fa capire cosa significa credere in Dio e cosa significa essere cristiano attraverso la potenza della sua musica.

C’è un brano che sogni tanto di cantare e perché?
I Vespri di Monteverdi 1610, un pezzo molto complesso e impegnativo! Monteverdi è stato un compositore unico e molto importante nella storia della musica occidentale, attivo nell'Italia del XVI secolo, che ha colmato il divario tra la musica del XVI secolo e quella del tardo Barocco. Un altro pezzo che mi piacerebbe cantare è Le Lamentazioni di Thomas Louis Victoria, in particolare il set per il Sabato Santo. Non ho mai avuto la possibilità di cantare questi brani in un concerto o cerimonie religiose e sarebbe un sogno per me. La musica ma soprattutto i testi di questi brani arrivano al cuore di chi li canta e ti fanno capire cosa significhi essere un vero adoratore di Dio e delle lotte che Gesù ha dovuto affrontare e sopportare da essere umano. 

Man mano che si cresce professionalmente si affina la tecnica vocale. Senti mai la necessità di esplorare anche altri mondi canori o ti senti legato solo a questo genere di canto corale?
Non mi stanco mai di cantare questa musica, perché è incredibilmente gratificante e spiritualmente ‘nutriente’. Per me questo tipo di musica arriva ‘al cuore della mia anima’ e mi permette di esprimere il mio ‘io’ interiore. Però vorrei sviluppare ulteriormente la mia carriera solista specializzandomi in brani scritti da Monteverdi, Handel, Haydn e, naturalmente, dal grande Maestro della musica barocca JS Bach.

Raccontaci di esperienze molto speciali, le più significative della tua carriera.

Le esperienze più significative che ho avuto come cantante sono state cantare per Sua Maestà La Regina al Castello di Windsor e nel 2000 cantare in udienza privata per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II alla basilica di San Pietro e poi cantare anche un assolo nella sua stazione radiofonica privata, ossia Radio Vaticana. Ricordo che eravamo in tournée a Roma con Lichfield Cathedral Choir e indossavamo  tutti completi a tre pezzi, tipici inglesi, in quel Luglio rovente! Sudavamo tantissimo, abbiamo sofferto molto quel caldo torrido ma abbiamo amato ogni minuto speso nella città eterna. E' stata un’esperienza fantastica!

La musica si sa, aiuta ad affrontare i grandi temi della vita e tutte le sensazioni che ruotano attorno ad essa. Come descriveresti la musica che canti? Potremmo paragonarla ad uno strumento di guarigione spirituale o di avvicinamento al divino?

La musica è sicuramente uno dei più grandi doni di Dio e cantare musica scritta da compositori come Palestrina e Bach ti trasporta dalla realtà terrena a una dimensione spirituale diversa, che non ha confini. La musica ha il potere di parlare e comunicare con l'ascoltatore in un modo così unico, spesso senza bisogno di spiegazioni ed espone l'ascoltatore a sentimenti di conforto e sicurezza. Questo non è mai stato tanto importante quanto lo sia ora  soprattutto da quando è iniziata la pandemia del Covid-19. Personalmente, ritengo che la musica sia un balsamo curativo per l'anima.

Chichester ha una lunga e illustre tradizione musicale. Che cosa ti ha spinto a cercare di arrivare proprio in questa cattedrale?

Il coro di Chichester Cathedral ha una reputazione di preminenza nel mondo del canto corale ed è conosciuto come un luogo di eccellenza musicale e di produzione di talenti straordinari. Il Coro di questa Cattedrale è il più piccolo in Inghilterra, il che porta con sé opportunità e sfide uniche, ed è proprio per questi motivi che desideravo farne parte da oltre 20 anni.

Come incoraggeresti chi è attratto dal canto corale per muovere i primi passi?

Iniziando a far parte nel coro della chiesa locale o nei gruppi corali della zona e sperimentando in prima persona il potere di fare musica insieme ad altri, come parte di un gruppo, solo per la gioia di cantare all'inizio. Poi da lì si presenteranno molte opportunità se si vorrà portare avanti ulteriormente questa passione per il canto. Qui in UK un esempio sarebbe fare domande per borse di studio corali presso le cattedrali o candidarsi ai conservatori di musica per fare formazione come cantante professionista.


Ti abbiamo potuto ascoltare qualche mese fa durante l'intervista alla radio locale della BBC con Sarah Gorrel, sei stato intervistato anche per la rivista Sussex Life e sei spesso invitato a cantare in vari concerti. Descrivici le tue emozioni, le tue sensazioni in questo momento della tua vita. 

Descriverei i miei sentimenti ed emozioni come un senso di completezza e realizzazione, la realizzazione di aver raggiunto un'ambizione a lungo desiderata e sognata.


Copertina di Sussex Life e articolo correlato che parla di Mark Draper 

Prima di salutarci volevamo chiederti se hai mai pensato di trasmettere la tua esperienza e la tua conoscenza attraverso l’insegnamento?
Essere in grado di condividere ciò che ho imparato sia come cantante che come musicista con gli altri, in particolare attraverso l'insegnamento, è indubbiamente uno dei modi migliori di trasmettere agli altri le mie esperienze e le abilità che ho appreso durante questo lungo e faticoso percorso. È un modo in cui poter restituire qualcosa ad altri sognatori e questa idea ce l’ho da tempo e rimane nella mia mente come una potenziale strada da prendere in futuro.

Vuoi aggiungere un tuo pensiero, una riflessione da condividere con noi ed i nostri lettori?

La vita è così breve e a volte abbiamo solo una possibilità. Tutto quello che dobbiamo fare è decidere cosa fare del tempo che ci viene concesso. Carpe Deum! Cogli l'attimo! Segui i tuoi sogni, rialzati quando cadi, così troverai le vere delizie e opportunità nella vita che ti aspettano.

Ti ringraziamo tanto per il tempo che ci hai dedicato Mark, ti auguriamo di raggiungere tutti i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni. 

M.L
Art-Waves.com



MARK DRAPER canta... 
al minuto: 12'50'' / 18'19'' / 31'30'' / 37'38'' nel seguente video:



Di seguito un articolo "Southern Cathedrals Festival":
https://www.chichestercathedral.org.uk/news/southern-cathedrals-festival-goes-online-first-time-70-years







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