Cari amici, oggi vi proponiamo un'intervista musicale ad una band hard rock/metal che si sta affermando in modo fenomenale. Una scia scoppiettante di reef graffianti che siamo sicuri avrà un effetto domino nel panorama internazionale. Stiamo parlando dei Panthyger.

                                    

La band di Tenerife ha da poco ha pubblicato il primo album, disponibile in CD ed in formato digitale, distribuito da V.A.P. Digital Distribution. Il titolo “ANIMAL" è bestiale ed evoca il loro inconfondibile stile selvaggio.

Per chi lo desiderasse, c'è l'opzione di acquisto insieme al libro (in spagnolo) "Nasty Boys in America", una storia basata sul racconto dei membri dei Panthyger, prima di chiamarsi così, un’avventura eccitante verso la conquista degli USA.

Con Emanuele, il batterista della band e gli altri membri del gruppo, abbiamo percorso ricordi legati al loro passato sino alla formazione della band e l'uscita del primo lavoro.

Buona lettura!


Ciao ragazzi, prima di tutto vi chiediamo di raccontarci come vi siete incontrati e quali sono le vostre influenze musicali?
Emanuele: Io sono il batterista e sono italiano, trasferito a Tenerife, gli altri membri della band invece sono: Josh (il cantante) che è sud americano dell'Ecuador, delle Canarie invece ci sono Laurel (la bassista), Alex (chitarrista solista) , Tomás (chitarrista di accompagnamento) che è metà finlandese e metà spagnolo.
Io ed il cantante ci siamo incontrati qui a Tenerife mentre facevo il dj nel bar Rock Löunge di Mikkey Dee (Motörhead). Le nostre influenze sono principalmente legate al glam e hard rock degli anni 80 ed al metal classico. Io e Josh parlando abbiamo capito di voler formare una band, così ci siamo messi a cercare e abbiamo trovato prima un bassista, Guayre Alonso, poi è arrivato il chitarrista Tomás e infine un altro chitarrista, Alejandro. Abbiamo iniziato a suonare un po’ e vedendo che tutto girava bene, abbiamo cominciato a fare anche qualche concerto. In seguito abbiamo cambiato il chitarrista solista e da poco anche il bassista. Qui prima della pandemia si suonava già abbastanza, abbiamo girato un po’ tutte le isole delle Canarie: Lanzarote, Gran Canaria, Tenerife, siamo stati anche a Madrid.

Siete stati anche all’isola di Las Palmas?

Non ancora, dovremmo andare a fare qualche concerto perché abbiamo degli amici lì, si chiamano Barbanegra. Principalmente però qui le isole in cui si suona di più sono proprio Gran Canaria, Tenerife, Lanzarote, Fuerteventura… le altre, compresa Las Palmas, sono un po’ più piccoline per andare a suonare.
 
Potete dirci quali sono i vostri album preferiti o con cui siete cresciuti?
Emanuele: io sono cresciuto con il metal classico degli Iron Maiden, con i Metallica, direi sopratutto il glam e l'hard rock anni '80 . I miei album pietre miliari sono: “Iron Maiden” degli Iron Maiden e “The final countdown” degli Europe, i Queen...
Josh: "We reserve the right" dei Madame x , "Out of The Cellar" dei Ratt e Bon Jovi.
Laurel: "Sepulquarta" dei Sepultura e "Bless the Child" dei Nightwish.
Tomás: "Queen II" dei Queen , la canzone "Ogre Battle" e l'album "Leftoverture" dei Kansas, la canzone "Carry on my wayward son".
Alex: "Finisterra" dei Mägo de Oz.




Come nascono i brani? improvvisate o avete un metodo strutturato per la stesura?

Dipende dal momento. Di solito ci troviamo, abbiamo in mente un ritmo, uno stile, se il pezzo deve essere veloce, un po’ più leggero o più cattivo. Ci mettiamo insieme e ognuno tira fuori qualcosa, come un reef di chitarra ad esempio, e si costruisce il pezzo insieme, poi il cantante la maggior parte delle volte mette le sue idee nei testi.


 
Avete sempre suonato tutti hard rock prima della fondazione della band?
Emanuele: Io e Tomás suonavamo già in altre band. Io arrivavo dall'esperienza con i DustInEyes in Italia e all’estero, abbiamo fatto da supporto agli Hardcore Superstar. Abitavo a Milano e facevo il dj, principalmente di hard rock e metal, Josh invece cantava già un po' l'hardrock, Alex, l’altro chitarrista, ha fatto anche punk e metal più pesante .

Ascoltate solo band storiche o avete anche qualche interesse verso gruppi più moderni? Vi piace scoprire nuova musica e stili al di là del vostro?
Emanuele: A parte Josh che è amante dello stile anni '80 e '90, l'interesse è focalizzato sulle band storiche glam. Alex è il più giovane di tutti e spazia nell'ascolto di gruppi anche più moderni. Io prediligo il filone glam, specialmente quello che arriva dal nord Europa: gruppi come i Backyard Babies, Hardcore Superstar, The Hellacopters. Onestamente, i gruppi che escono oggi non li seguo molto a parte i 
The Darkness, gli Airbourne, i Greta Van Fleet che mi ricordano gli Steel Panther, i Crazy Lixx e mi ricordano anche un po’ anche il classico del periodo glam, lo stile che amo.

Parliamo ora del vostro primo album "Animal". Ci sono temi diversi tra loro e più varietà di argomenti nei brani o c’è un filo rosso che collega tutto?
Un filo rosso c'è ma si divide un po’.
Ciò che lega tutto è la base classica del “sex, drug e rock 'n roll”, la vita selvaggia, il fare festa, lo stile di vita rock.
Il singolo “Animal” è un pezzo più ricercato, l’abbiamo composto con l’intento di andare un po’ contro la piaga del maschilismo. E' un brano più vicino alla situazione delle donne, è contro la violenza sulle donne, il testo è più impegnato.
Emanuele: L’ Animal è l’uomo (… anche se per me gli animali sono migliori dell'uomo ... ).



Com'è nata l'idea del libro? puoi darci qualche anticipazione del racconto? Pensate di farlo tradurre in altre lingue?

Emanuele: Il libro è nato dall’idea mia e del chitarrista Tomás. Volevamo fare un video con una storia come avessimo vissuto negli anni d’oro del glam. Lui lavora come scrittore e traduttore e così ha pensato di scrivere questo libro. Si parla degli anni '80, di un signore che ci nota come band e ci porta negli USA, nell’underground americano e lì succedono cose che fanno sì che veniamo cacciati..ma non anticipo troppo.


Avete una resa sonora potente e ben definita, parlateci un po' della produzione dell'album. Dove è stato registrato? In che sequenza avete realizzato le registrazioni? (Nel senso da quale strumento avete iniziato a registrare).
La sequenza di registrazione è quella standard: prima si registra la batteria, poi il basso, le chitarre e infine la voce.
Abbiamo registrato nella nostra sala prove qui a Tenerife in cui c'è anche uno studio di registrazione.
Le finanze in quel momento erano basse ed era nato tutto per registrare inizialmente una demo ma poi siamo andati avanti con l’idea di un album.
Emanuele: In Italia c’è il Decibel Studio, studio di registrazione e sale prova, è di un mio amico che lavora lì da 20 anni, Silvano Ancelotti. A lui abbiamo mandato i pezzi puliti, dopo di che lui li ha "reampato" i suoni, come si dice in gergo tecnico, proprio come se fossimo stati lì da loro a registrare con i loro amplificatori . Anche mix e master sono stati seguiti da loro, una vera e propria collaborazione Spagna-Italia.
Silvano ha suonato come bassista insieme a me per 5 anni nei DustIneyes, ora da anni è nei famosi Uncle Bard & Dirty Bastards, e tra l'altro, visto il cambio recente di bassista che abbiamo avuto durante le registrazioni del disco, ha sostituito questo elemento registrando lui la linea di basso. Al master e mix invece c'è Carlo Meroni.

Ci sono delle tracce che inizialmente erano molto diverse dalla stesura finale? E se sì, quali variazioni hanno subìto.
No, avevamo definito quasi tutto, qualche piccolo cambio c’è stato solo sui cori.

Come si è sviluppata l'idea dell'artwork dell'album e chi l'ha realizzato?
In copertina c’è un muso metà di pantera e metà di tigre. Il nome ANIMAL dà il nome sia all’album che al singolo appena uscito.
Le foto le abbiamo fatte in un locale di Tenerife "El Infierno", un po’ steampunk, un po’ Warhol.. nel disco c'è una foto della parte del retro del locale, con uno sfondo un po’ isolato e tutto rotto, dove abbiamo girato il video. L‘idea è stata un po’ di tutti noi.




Per i collezionisti e gli audiofili fedeli al vinile: avete in mente di realizzarne uno in futuro?
Ci siamo sentiti già con qualcuno per realizzarlo.
Per ora abbiamo stampato 200 copie fisiche del cd, vediamo come va.
Noi siamo legati all'idea del "tenere in mano" il cd, sfogliare l'interno, ascoltarlo in auto, per esempio. Naturalmente siamo presenti anche sulle piattaforme digitali. Comunque il vinile non è escluso, l’idea c’è.

Raccontateci qualche aneddoto divertente legato alle vostre esibizioni dal vivo.
Mi viene più in mente qualcosa legato a ciò che non dovrebbe succedere… sai, quando non funziona qualcosa a metà canzone durante uno show dal vivo.
Una volta ad esempio, eravamo a Madrid, noi siamo un po’ scatenati , agitatati, durante l'esibizione il fuoco esce dalle chitarre che fanno scintille dal ferro... e in quell'occasione il cantante è caduto sul chitarrista. Per sdrammatizzare un po’ la situazione, anche l’altro chitarrista alla fine si è buttato a terra e ci siamo messi a ridere tutti.




Siete legati a qualche brano dell'album in particolare e perché?

Mi piacciono tutti allo stesso modo ma potrei dirti Yo Soy Rock ‘n’ roll che è un vecchio pezzo di Tomás.

Alle Canarie ci sono molti musicisti che suonano hard-rock? E’ un po’ il paradiso dell’hard rock? C’è qualche cosa di artistico che si muove anche lì?

C’è tanta arte sì, tanti scrittori, pittori, è pieno di musicisti, è un posto di vacanze e molti lavorano di quello, tanti collaborano tra di loro, suonano per lavoro nelle coverband, in giro vedi le stesse facce che si ritrovano in più gruppi.

Con quale band o musicista avreste il sogno di esibirvi dal vivo?
Emanuele: A me piacerebbe un supporto agli Iron Maiden. Sono stati il mio gruppo di riferimento, i miei idoli da quando ero piccolo. Ad esempio, quando mi è capitato di fare da supporto ai Crystal Pistol e agli Hardcore Superstar, ecco, quelle erano band che ascoltavo e poi mi sono ritrovato ad aprire i loro concerti... quando è successo è stato molto bello.

Avete in programma a breve un altro videoclip relativo all'album? dateci qualche anticipazione.
Ci sarebbe l'idea per il brano “Yo Soy Rock n Roll” ma di concreto ancora nulla .
E' nell’aria.

Date in programma? Pensate di venire a suonare anche in Italia?
Erano più di due anni che stavamo fermi e riprendere da poco, qui a Tenerife, è stato incredibile! Per un musicista, è come non scopare per due anni. Prevalentemente suoniamo nei locali che fanno suonare pezzi originali oppure ai festival.
A breve, l'8 Aprile, suoneremo al Chirinstones (Médano ,Tenerife), il 17 Giugno al Selvaje (Médano, Tenerife), poi a Luglio a Murcia al "240 Brutal Metal Fest".
Aspettiamo a breve anche altre conferme per Malaga e Siviglia, sempre per Luglio.
Suonare in Italia ci stiamo pensando. Dovevamo venire prima della pandemia al Rock n Roll di Rho, Milano. Vediamo se l'amico Roby Comanducci, organizzatore di eventi, ci trova qualcosa.
A breve aggiorneremo i nostri social con le date, perciò teneteli d’occhio!



Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato Emanuele e grazie anche a tutta la band!
Auguriamo tanto successo ai Panthyger. Sfondate i timpani a tutto il mondo con la vostra potentissima energia e...mi raccomando, vi aspettiamo anche in Italia!

M. L per Associazione culturale Art-Waves

Salutiamo i nostri lettori con il video di "ANIMAL".

 

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