Incontriamo Ildikó Barta vincitrice assoluta di “On The Music Waves – International  Song Contest” con il brano “Találkozások” (Incontri). Il testo da lei messo in musica, è tratto da una poesia d’amore scritta nel 1973 da Aranka Urhegyi. Ildikó ha conquistato il primo posto del concorso con la seguente valutazione della giuria: 

“La struttura compositiva del brano è davvero eccellente in tutti i suoi caratteri costitutivi. L’utilizzo dell’armonia, inusuale e sorprendente, è basato sull’oscillazione tra i diversi gradi delle due tonalità utilizzate con un uso frequente della cadenza di inganno e delle dominanti secondarie. La linea melodica della voce è eccellentemente calibrata nella sapiente distribuzione delle appoggiature, prime superiori e poi inferiori che rendono il canto estremamente bilanciato. Il testo, che si ricollega idealmente alle metafore naturalistiche della tradizione popolare, manifesta una sua intrinseca originalità, lasciando trasparire una dimensione poetica inusuale nel passaggio tra il racconto e lo scambio di emozioni tra gli amanti, creando una visione immaginaria suggestiva. La voce della cantante è molto bella, con un timbro che ricorda sonorità tipiche della musica tradizionale ungherese, più in generale dell’est Europa, ma al tempo stesso ben manifesta la sua singolarità. L’interpretazione è in grado di trasmettere una potente emotività e ottimamente si inserisce nel contesto che la canzone intende evocare". 

Seguiteci in questo viaggio alla scoperta dell’artista!

Domanda iniziale per conoscerti un po’ di più: chi è Ildikó Barta, la soave voce che ha conquistato  il gradino più alto del podio, tra concorrenti di 25 Paesi del mondo. Raccontaci il tuo percorso : dalla nascita della tua passione per la musica, passando per gli studi, fino ad arrivare alla composizione. 

Vengo da una famiglia di musicisti. Cantavo prima di imparare a parlare. All'età di un anno e mezzo i miei genitori hanno scoperto che avevo un'intonazione assoluta.
Ho studiato dapprima violoncello da mia madre, poi il violino è diventato la mia passione e ho suonato anche il pianoforte.
A 14 anni ho vinto il Concorso Nazionale di Solfeggio e Canto Popolare.
Ho frequentato gli anni della scuola secondaria presso il Conservatorio Béla Bartók di Miskolc e mi sono poi diplomata all'Accademia di Musica Ferenc Liszt con una laurea in canto scolastico, teoria musicale e direzione di coro.
La composizione mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho sempre scritto brani, ma non li ho pubblicati. Poi è arrivato il 2009, quando mi è stato chiesto di creare il musical Mandralínia. La tappa successiva è stata il 2019, quando ho acquistato il mio studio digitale. Da allora, oltre all'insegnamento, la composizione è diventata sempre più importante nella mia vita.
Lavoro nella mia ex scuola, al Conservatorio Béla Bartók di Miskolc, dove insegno solfeggio, teoria musicale, direzione, canto, lingua italiana e dirigo il coro della scuola. Con il coro abbiamo ottenuto diversi successi internazionali (1997 1° premio Tolosa, 2008 Olimpiadi dei cori di Graz, medaglia d'oro). Quando riusciamo a suonare un bel piano durante una prova del coro torno a casa raggiante e sento che la giornata non è stata vana. Mi appassiona insegnare e cercare di accendere la fiamma negli altri per rendere il mondo un posto più prezioso e bello.

“Találkozások” è il brano che hai presentato per “On The Music Waves”. La nostra giuria, avendo ricevuto il brano anonimo (come da regolamento del contest),  non sapeva chi l’avesse scritto e nemmeno che avesse già vinto altri premi. Come è nata questa canzone? Puoi raccontarci qualche curiosità? Quali altri premi ha vinto? Che emozioni hai provato?

Aranka Urhegyi (mia suocera) ha scritto questa poesia d'amore nel 1973. La poesia è rimasta nel suo cassetto per quasi 50 anni. L’ho ricevuta da mettere in musica nel dicembre del 2020 e ho inviato la versione vocale/pianoforte ad Aranka come regalo di Natale.
Oltre alla storia d'amore, la poesia si riferisce anche agli incontri che influenzano la nostra vita, a volte positivamente, a volte negativamente.
Lo scorso marzo, la canzone "Incontri" ha vinto il 1° premio dell'Episodio 2 della IMSTA Song Review: 

IMSTA Song Reviews LIVE - Ep 2 | Clip: Találkozások/Encounters by Ildikó Barta

Quest'opera è stata anche una delle opere vincitrici del concorso di composizione pop I.Ishe Shima dello scorso agosto. 

“Találkozások” il brano vincitore
traduzione del testo: clicca qui

Parliamo ora dei tuoi lavori. Nella tua carriera hai realizzato composizioni strumentali, vocali e musical.  Iniziamo dal tuo primo pezzo per pianoforte “Il mare”, composto all’età di 9 anni. Raccontaci qualcosa di più.

Eravamo in vacanza in Bulgaria e sono rimasta così affascinata dalla vista del mare, dalla sua infinità, dalla bellezza delle onde, che mi sono subito ispirata e ho espresso i miei sentimenti in melodie.
È stato durante gli anni trascorsi alla Scuola di Musica Egressy Béni che ho iniziato a imparare l'orchestrazione, che mi ha permesso di cantare come solista con accompagnamento orchestrale con l'orchestra d'archi diretta da mio padre. Tuttavia, oltre alla musica classica, sono sempre stata attratta dal mondo della musica popolare, della colonna sonora e dei musical. Ho iniziato a scrivere canzoni con l'accompagnamento del pianoforte al conservatorio e dopo la laurea ho messo in musica poesie contemporanee, interpretandole in occasione di serate letterarie e inaugurazioni di gallerie.

Nel 2009 è arrivata la svolta quando hai scritto il musical “Madralínia”, una fiaba musicale educativa composta da 24 brani. Immaginiamo che tu sia legata a dei ricordi in particolare su questa esperienza. Qual è il messaggio e la storia di questo musical?

Si tratta di una ragazza adolescente che trova se stessa. Il suo messaggio: accettando noi stessi e aiutando gli altri, possiamo creare un futuro migliore. Ho apprezzato ogni momento della creazione, è stato uno dei momenti più belli della mia vita. Ho vissuto un'intensa trasformazione interiore e ho sentito che la storia mi stava insegnando (www.facebook.com/mandralinia). Spero che un giorno questa storia che scuote l'anima arrivi al pubblico attraverso il teatro o il cinema.


Veniamo ora ai tuoi album strumentali: “Le corde dell’anima”, “Sound Drops” e “Ildikó’s Piano: Winter”, pubblicati tutti nel 2021. Parliamo del viaggio compositivo di queste tre opere diverse tra loro.

Nel 2021 è nato il mio album Le corde dell'anima, composto da 11 opere scritte per chitarra classica. Nel febbraio del 2023 ho pubblicato due album strumentali: Sound Drops che contiene opere meditative e spirituali per diversi strumenti, mentre Ildiko's Piano: Winter è un album per pianoforte.
Recentemente, nel 2022, è stato pubblicato l’ep “Dalaim” contenente 5 canzoni da te scritte ed interpretate con la tua bellissima voce. Ci puoi dire qualcosa su ognuna di queste canzoni?

I primi tre pezzi sono tutte canzoni d'amore tristi, che parlano di rotture, di   separazioni. Poi canto della mia festa preferita, il Natale, e chiudo l'album con "Válaszút" (Scelta), che ci esorta a scegliere sempre la strada giusta.


Cosa significa per te comporre? da dove nasce l’ispirazione?

La composizione è la mia vita. È una cosa meravigliosa dare vita a qualcosa, che sia una nuova melodia o l'esecuzione di un brano già scritto. L'ispirazione per me è un rapporto con un essere che è al di sopra di tutto e in tutto, che rende gioiosa la mia vita quotidiana e dà un senso alla mia esistenza. Spesso dico che vale la pena vivere per questi momenti.


Dato il successo di “Találkozások” sarebbe bello vedere realizzato il videoclip di questo brano. Ci hai mai pensato?

Sarebbe davvero bello… È già stato accennato da diverse persone. Ma realizzare un videoclip di qualità è un compito molto difficile.


Quali nuovi orizzonti musicali ti piacerebbe esplorare?

Ho intenzione di scrivere opere corali e brani vocali ad accapella.


Se per un attimo ti fermassi a pensare alla tua musica come una metafora: quali immagini, colori, paesaggi, forme o altri dettagli ti descriverebbero al meglio?

Colori pastello, luminosi, speranzosi.


Un album ( o un artista ) che ha cambiato la tua vita e cosa rappresenta per te? 

Giacomo Puccini.  Sono stata molto influenzata dalla sua arte. Ha cambiato la mia vita. È stato grazie a lui che ho iniziato a imparare l'italiano per capire i testi delle sue opere liriche. Il modo in cui riesce a esprimere la profondità delle emozioni umane colpisce sempre.


Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Sto lavorando anche su altre poesie di Aranka Urhegyi. László Nagy, uno dei più grandi poeti della letteratura ungherese del XX secolo. Metterò in musica le sue poesie. Vorrei ampliare notevolmente il repertorio del mio coro. Infine, continuerò la serie di album Ildikó's piano.


Chiudiamo questa intervista con una domanda che siamo soliti fare a tutti: cos’è l’Arte e chi sono gli artisti ?

Il compito dell'arte è sollevare il mondo. Gli artisti aiutano le persone a  raggiungere altezze eteree.


Grazie per questa bellissima intervista. Ti auguriamo di continuare con successo a realizzare tutti i tuoi sogni musicali! 


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Intervista di Marianna L.  per Art-Waves 

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